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Il significato del “Distretto Culturale”

Ascoli Piceno | Lo strumento più efficace per la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali del territorio.

di Francesca Rinaldi


Si discute con sempre maggiore insistenza del cosiddetto “Distretto Culturale”, che, a parere di molti esperti, potrebbe rivelarsi come lo strumento più efficace per la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali del territorio.
Ma il complessivo significato non risulta del tutto chiaro: per questo motivo appare opportuno approfondire il discorso rivolgendo alcune domande al Presidente della sezione di Italia Nostra di Ascoli Piceno, il prof. Gaetano Rinaldi, che da tempo ne propone la realizzazione nel comprensorio ascolano.

In primo luogo spieghiamo che cosa è il Distretto Culturale
<<Si può comprendere il significato del distretto Culturale, partendo dall’elencazione di tutto ciò che non è. In primo luogo bisogna comprendere che non si tratta della realizzazione di manifestazioni più o meno importanti, nell’allestimento di una mostra o di un museo o del recupero di monumenti, anche se nel concetto ampio di Distretto questi elementi assumono sicuramente importanza. Né si tratta della semplice messa in rete di alcuni aspetti di particolare importanza sul panorama della realtà culturale del territorio.>>

Indichi allora quali sono le reali caratteristiche del distretto
<<Bisogna prioritariamente comprendere che si tratta d un concetto sostanzialmente economico. Il Distretto Culturale è un progetto di sviluppo integrato del territorio, che si pone l’obiettivo di tutelare, valorizzare e rendere fruibili tutte le risorse culturali del territorio, che comprendono il patrimonio storico, artistico ed architettonico, quello naturalistico e quello antropico, che comprende l’universo delle tradizioni, il mondo dell’artigianato, le eccellenze dell’enogastronomia e dell’agroalimentare. Come si può comprendere, un realtà complessa e variegata.
La realizzazione del Distretto Culturale presuppone l’accettazione di un impegno di lungo termine, una mentalità innovativa, una predisposizione alla creatività, una capacità di accettazione di idee e proposte differenti e quindi un’attitudine alla tolleranza.
E’ richiesta, infine, un’adeguata conoscenza delle nuove tecnologie, che favoriscano indiscutibilmente la rielaborazione dei dati raccolti, la loro trasmissione ad altri soggetti, la messa in rete di tutto il materiale raccolto.>>

Quindi si può dire che non è facile realizzare un Distretto Culturale
<<E’ facile se c’è la volontà di fare questo esperimento. E’ impossibile se si vogliono ottenere risultati immediati, senza fare sforzi, senza voler impegnarsi in un lavoro che richiede del tempo, se si vuole continuare in interventi di tipo episodico, che lasciano il tempo che trovano.>>

Ma, il Distretto Culturale si può realizzare in qualsiasi luogo?
<<Non si può dare una risposta semplice a questa domanda. E’ necessario, infatti, uno studio preliminare sulle risorse esistenti in un determinato territorio, sulla loro omogeneità, sulla definizione dei confini. Solo al termine si può esprimere una valutazione positiva sulle possibilità di realizzare un Distretto Culturale. In Italia è ipotizzabile la realizzazione di 100 Distretti Culturali, tra cui, sicuramente, quello del comprensorio ascolano, dove sono presenti in maniera importante tutte quelle risorse che ne giustificano la realizzazione.>>

24/11/2005





        
  



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