Intervista al Dott. Massimo Loria, Primario del Pronto Soccorso dellOspedale "Mazzoni"
Ascoli Piceno | "Facendo tesoro dell'esperienza altrui, non abbiamo raggiunto un tragurado confuso ma concreto".
di Anna Laura Biagini
In occasione della presentazione pubblica del progetto Insieme per salvare una vita, avvenuta sabato 8 Ottobre al Palazzo dei Capitani, alla presenza delle autorità cittadine e dei coordinatori tecnico-scientifici del progetto, abbiamo intervistato il Dott. Massimo Loria, per avere un suo commento personale sulliniziativa.
E bastato meno di un anno per organizzare tutto, ma so che lei da molto più tempo parlava dei defibrillatori?
Si, sono stato tra i primi a pensare al progetto di diffusione dei defibrillatori sul territorio. Il carabiniere che ha presentato la proposta allAssessore Marcucci, aveva visto la macchina partecipando ad un mio corso di primo soccorso, dove già ne illustravo il funzionamento ai partecipanti.
Siamo una delle poche province in Italia ad essere attrezzati per queste emergenze?
Non gli unici, perché ci sono anche S. Marino, Rimini, Verona, Piacenza, ma sicuramente tra i primi. Non abbiamo raggiunto un traguardo confuso ma concreto, che permetterà di salvare molte vite. Abbiamo fatto tesoro delle esperienze altrui.
Quale saranno i prossimi passi?
Dopo aver formato le figure istituzionali, forze dellordine, farmacisti, sarebbe bello che più persone possibili fossero abilitate. Così facendo, in caso di emergenza, basterà esibire il tesserino e recarsi nel punto più vicino dove dispongono del defibrillatore, per poterlo usare.
Per oltre 500 dipendenti ospedalieri è previsto il training, da estendere anche ai volontari delle pubbliche assistenze, che potranno scegliere se abilitarsi o formarsi solo per la rianimazione cardiorespiratoria semplice.
Ovviamente per tutti è previsto un refreshing periodico, per esercitarsi. Non sappiamo ancora se ogni sei mesi o dopo un anno.
Oltre alle strutture sportive, dove si augura si possano installare i defibrillatori?
Credo siano molto utili nelle periferie della città, verso le zone agricole o montane, dove lintervento del 118 non può arrivare, se non dopo molti minuti. Basterebbe collocarlo in un locale pubblico centrale e che 4-5 abitanti del posto fossero abilitati.
Il prossimo progetto che le sta a cuore?
Non ne parlo per scaramanzia, ma vi anticipo le date per i corsi di Primo Soccorso presso cui abilitarsi anche alluso dei defibrillatori. Il 25 Ottobre inizia quello della Croce Rossa, a Febbraio quello della Misericordia e ad Aprile sarà la volta della Croce Verde.
Divulghiamo quindi a tutti linvito a parteciparvi perché, come spera il Dott. Loria e come esorta calorosamente il Presidente della Croce Verde sig. Ramazzotti, servono volontari, forza fondamentale per coordinare le emergenze e salvare vite.
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08/10/2005
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