"Le intellettuali" di Molière aprono la stagione del Teatro Sanzio
| URBINO - In prima assoluta con la regia di Arturo Cirillo. Promotori lAssessorato Cultura e Turismo del Comune di Urbino e lAMAT.
Si apre la fucina delle novità della Stagione Teatrale del Teatro Sanzio di Urbino, promossa dallAssessorato Cultura e Turismo del Comune di Urbino e dallAMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali).
Martedì 11 ottobre (buio in sala alle 21.00 e replica mercoledì 12), prodotto dal Nuovo Teatro Nuovo e dal Mercadante Teatro Stabile di Napoli, in collaborazione con la Città di Urbino/Teatro Sanzio e lAmat, va in scena, in prima assoluta, lirresistibile e caustica comicità de Le intellettuali di Molière diretto e interpretato da Arturo Cirillo.
Lo spettacolo, che ha già riscosso i primi consensi di pubblico e critica allanteprima napoletana nellambito del festival Napoli Scena Internazionale, conferma la maturità e la bravura dellastro nascente della regia e dellinterpretazione teatrale italiana. Arturo Cirillo, trentasette anni, napoletano, consacrato nella scorsa stagione con il premio UBU per la regia - sorta di Oscar del teatro grazie alla messa in scena de Lereditiera di Annibale Ruccello, ha mescolato in una sintesi vincente insegnamenti ed esperienze maturate.
Diplomatosi allAccademia DArte Drammatica nel 1992 comincia subito a lavorare con grandi registi come Massimo Castri e, in particolare, Carlo Cecchi con cui inizia una collaborazione che dura dieci anni e produce cinque spettacoli, lunga gavetta in cui emerge, oltre al naturale talento comico, anche una notevole sensibilità per i ruoli drammatici.
Nel 1999 si dà alla regia e da allora alterna lattività di attore a quella di regista. Mai dimentico dellimportanza del rapporto con la tradizione, dopo Ionesco, Norén e Horovitz, affronta due testi napoletani, Mettiteve a fa lammore cu me! di Scarpetta e Lereditiera, appunto, di Ruccello con i quali riscuote grande successo di critica e gradimento del pubblico.
In questa ultima fatica Cirillo affronta uno degli autori più amati dal suo maestro Carlo Cecchi, quel Moliére capace sempre di uno sguardo lucido e graffiante su difetti e virtù del suo tempo e dei suoi contemporanei, di cui rimangono strepitosi affreschi tinti di intelligenza, ironia e comicità. Le intellettuali vede dibattere la disputa tra ragioni del cuore e supremazia della ragione tra personaggi accomunati da una generale mancanza di buonafede, da unipocrisia generale come scrive Cirillo nelle note di regia - in cui colui che sembra esserlo di meno magari è il più ipocrita di tutti.
Un testo ad alto tasso di conflittualità, anche se tutto a parole, un logorroico salotto televisivo, un'aria fritta alla millesima potenza, un chiacchiericcio vacuo ma formalmente ineccepibile. Insomma un testo ancora attuale che la splendida traduzione di Cesare Garboli ci fa sentire ancora più vicino grazie ad un italiano che ci riporta continuamente al nostro presente.
Uno spettacolo divertente e intelligente dove la comicità è strumento per smascherare lipocrisia: Mi immagino parrucche che volano, paraventi fatti di specchi deformanti, corpi compressi e repressi in bustini seicenteschi, - scrive il regista - canzonette per clavicembalo e musica colta per chitarra elettrica, unopulenza pacchiana, una recitazione continuamente tendente al delirio e al visionario, una tronfia abbuffata finale in cui l'ordine perbenista trionfa su tutto e tutti.
Perchè Le intellettuali mi appare come la più dissennata apologia del potere, in cui destra o sinistra, aristocratici o popolari, rozzi o snob, ricchi o poveri, tutti siamo ugualmente in fila per il nostro meschino posto al sole.
In scena con Arturo Cirillo una nutrita schiera di attori, Giovanni Ludeno, Sabrina Scuccimarra, Monica Piseddu, Antonella Romano, Salvatore Caruso, Rosario Giglio, Michelangelo Dalisi, Beatrice Ciampaglia. I costumi sono di Gianluca Falaschi, le luci di Andrea Narese, mentre le scene e la musica sono affidate a due collaboratori storici di Cirillo che sono rispettivamente Massimo Bellando Randone e Francesco De Melis.
Dopo il debutto di Urbino Le intellettuali sarà a Chiaravalle al Teatro Comunale il 21 e a Civitanova al Teatro Annibal Caro il 22 ottobre. Tornerà poi ad aprile nelle Marche con quattro appuntamenti, il 10 a Camerino al Teatro Marchetti, l11 a San Benedetto del Tronto al Cineteatro Calabresi, il 12 a Fermo al Teatro dell'Aquila e il 20 a Treia al Teatro Comunale.
Informazioni per Urbino: botteghino Teatro Sanzio, ore 17.0021.00 tel.0722.2281 / Comune di Urbino, Ufficio Cultura e Turismo (p.zza Rinascimento 1, tel. 0722.309601/2, fax 0722.309457 / Amat (tel.071.2075880, fax 071.54813, info@amat.marche.it).
Informazioni per Chiaravalle informazioni e prevendite: Teatro Comunale corso Matteotti, 116 Chiaravalle (An) tel 071/7451020, Biblioteca Comunale 071/9499267, Amat tel 071/2072439. Inizio spettacoli ore 21,15. Info.per Camerino, San Benedetto, Fermo e Treia: Amat 071/2072439.
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07/10/2005
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