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Teatro "Sanzio" di Urbino, al via la stagione 2005/2006

| Parte la stagione teatrale urbinate con tre prime assolute. "Le intellettuali" di Moliere, "La forza dell'abitudine" di Thomas Bernhard interpretato da Alessandro Gassman e "Don Chisciotte".


Qualità e novità sono le caratteristiche della Stagione Teatrale '05-'06 del Teatro Sanzio di Urbino - promossa dall'Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Urbino e dall'AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) - che sta per iniziare. Una stagione che, presentando tre prime assolute su cinque spettacoli, si propone come fucina del nuovo, stazione di partenza di tre produzioni, importanti per titolo, protagonisti e messe in scena.

Si conferma e rafforza così una vocazione formatasi negli anni, che ha visto il teatro urbinate partecipe di interessanti e riuscitissime collaborazioni sia con artisti della nuova scena italiana (Motus, Belle Bandiere, Gabriele Vacis, Valerio Binasco) sia con quelli affermati come Carlo Cecchi per I sei personaggi in cerca d'autore, spettacolo prodotto per i 150 anni del Sanzio, che da due anni continua ad incontrare il favore del pubblico e della critica (ancora premiato, lo scorso 30 settembre, con gli Olimpici del Teatro, il riconoscimento dell'ETI, Ente Teatrale Italiano).

Ed è proprio con una prima assoluta che si inaugura la stagione. Per la produzione di Nuovo Teatro Nuovo, Mercadante Teatro Stabile di Napoli, in collaborazione con Città di Urbino/Teatro Sanzio e Amat, l'11 e il 12 ottobre va in scena l'irresistibile e caustica comicità de Le intellettuali di Molière secondo Arturo Cirillo, che torna a firmare un nuovo allestimento dopo la vittoria del premio Ubu - sorta di Oscar del teatro italiano - come migliore regista dell'anno.

Cirillo e i suoi energici attori, ricchi di immaginifici costumi, sono già al lavoro al Teatro Sanzio per ultimare le prove di uno spettacolo che mostrerà come in Molière la comicità non sia che un mezzo per strappare la maschera all'ipocrisia della società: "Le intellettuali" - scrive il regista - "mi appare come la più dissennata apologia del potere, in cui destra o sinistra, aristocratici o popolari, rozzi o snob, ricchi o poveri, tutti siamo ugualmente in fila per il nostro meschino posto al sole".

Il 24 gennaio è la volta di un genere che rappresenta una bella novità nel cartellone di questa stagione. Approda, infatti, ad Urbino la grande danza e lo fa con uno dei titoli classici più amati, Don Chisciotte nella storica versione di uno dei massimi coreografi del Novecento, Marius Petipa, a cui presta la sua energia l'astro nascente del balletto argentino (per anni étoile del Royal Ballet di Londra) Iñaki Urlezaga, virtuoso e brillante interprete, dotato di prestante figura scenica da "danseur noble", tra i più completi nel panorama della danza maschile di oggi. Insieme alla compagnia Ballet Concierto, Urlezaga regala un'interpretazione magistrale di un balletto sempre amato dal grande pubblico per la sua vivacità e ricco di autentiche bellezze coreografiche.

Dalla riflessione di un attore sui propri limiti e dal suo amore più che decennale per uno degli autori più incisivi del Novecento nasce la prima esperienza di regista di Alessandro Gassman che mette in scena il 7 e 8 febbraio - in prima assoluta - La forza dell'abitudine di Thomas Bernhard, meravigliosa metafora della vita e dell'incapacità degli artisti di vedere realizzata compiutamente la propria arte.

Un'utopia che il protagonista, interpretato dallo stesso Gassman, non solo cerca di raggiungere, ma che tenta di imporre ai propri squinternati subalterni, costringendoli nell'impossibile ricerca dell'esecuzione esemplare di un brano musicale di Schubert. La comicità assurda che scaturisce dal gruppo di circensi - interpretati dagli artisti del Circo Colombaioni - coinvolge inevitabilmente il pubblico in uno spettacolo giocoso, intenso e divertente.

Il disinganno, il tracollo delle speranze è il motivo che domina tutto il teatro di Cechov, ma i modi di declinare questo tema non sono così univoci come potrebbe apparire a un primo sguardo: ne Il giardino dei ciliegi - in programma il 7 e 8 marzo - l'atmosfera elegiaca sembra lasciare spazio ad una sottile allegria da commedia, a ritmi quasi da vaudeville, secondo quanto ribadito anche dall'autore. In questo solco si muove la messinscena di Ferdinando Bruni, con l'intenzione di sfruttare il non comune affiatamento della Compagnia del Teatro dell'Elfo (di casa al Sanzio e qui schierata al completo, da Ida Marinelli e Elio De Capitani in poi), capace di sposare il gusto per le caricature grottesche a momenti d'intenso lirismo, i ritmi vivaci e accelerati a sospensioni pensose e rarefatte.

Il 5 e 6 aprile chiude questo bouquet di primizie l'ultima fatica di un apprezzato esponente del nostro teatro. Valerio Binasco (artista che il pubblico del Sanzio ha avuto modo di apprezzare nelle belle prove di regista e interprete di Tradimenti di Pinter e de Il gabbiano di Cechov) torna ad indagare le nevrosi contemporanee di una giovane coppia grazie ad un testo affilato come un bisturi, La notte canta di Jon Fosse, novità per l'Italia, in prima assoluta ad Urbino, prodotto dal Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con Città di Urbino/Teatro Sanzio e Amat.

Quarantacinque anni, norvegese, Fosse è, di fatto, una delle voci più affascinanti e intense della drammaturgia europea che appena rappresentato in Italia si è fatto subito apprezzare vincendo con il testo Inverno il Premio Ubu per la migliore novità straniera dello scorso anno in Italia. Sul palcoscenico, insieme a Binasco, Galatea Ranzi, una delle più sensibili e intense attrici della scena italiana, protagonista dei più importanti lavori di Luca Ronconi.

La vendita dei nuovi abbonamenti si svolge dal 5 al 7 ottobre presso il Botteghino del Teatro Sanzio (0722.2281) dalle 17 alle 21. La vendita dei biglietti si effettua due giorni precedenti la prima delle due recite (esclusa la domenica) e nei giorni di spettacolo.
Abbonamenti. Settore A [platea, palchi centrali di I, II e III ordine] € 87,50; ridotto (giovani fino a 24 anni e studenti) € 60,50. Settore B [palchi laterali di I, II e III ordine] € 60,50; ridotto (giovani fino a 24 anni e studenti) € 51,50.

Biglietti. Settore A [platea, palchi centrali di I, II e III ordine] € 19,50; ridotto (giovani fino a 24 anni e studenti) € 13,50. Settore B [palchi laterali di I, II e III ordine] € 13,50; ridotto (giovani fino a 24 anni e studenti) € 11,50. Settore C [loggione] € 8,50.
Informazioni: Comune di Urbino, Ufficio Cultura e Turismo (p.zza Rinascimento 1, tel. 0722.309601/2, fax 0722.309457, Amat (tel.071.2075880, fax 071.54813, info@amat.marche.it).

04/10/2005





        
  



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