Fini premier? Possibile. Le primarie: "le faranno gli italiani".
| ROMA - Il ministro degli Esteri e leader di Alleanza Nazionale: "Saranno gli elettori a decidere chi debba andare a Palazzo Chigi. Chi ha più voti è il candidato premier".
di Alberto Premici
«Chi ha più voti è il candidato premier». Con queste parole Gianfranco Fini, ministro degli Esteri e leader di Alleanza Nazionale, fuga ogni dubbio su chi sarà alla guida del prossimo governo nel caso di affermazione del centro-destra alle prossime politiche e di fatto si candida a premier della coalizione.
Lo confortano poi i recentissimi sondaggi che lo danno in testa rispetto a Berlusconi, Casini, Pera ed altri esponenti del centro-destra.
Fini, ospite nella trasmissione RAI "Porta a Porta", precisa: "Berlusconi ha lanciato la sfida e io l'ho raccolta".
"Ci sono tre uomini nel centrodestra: Berlusconi, Fini e Casini: saremo candidati da Bolzano a Lampedusa. Auspico di avere voti a sufficienza per chiedere poi alla coalizione di valutare l'ipotesi che sia io il candidato premier. Saranno gli elettori a decidere chi debba andare a Palazzo Chigi".
Ma il leader AN, come nel suo stile, parla senza mezzi termini: "Andiamo al proporzionale con le nostre liste e a quel punto le primarie le faranno gli italiani".
E sul "rivale" - alleato Berlusconi Fini ha aggiunto: "sarà una competizione leale con il mio alleato ma non rinunciataria".
|
26/10/2005
Altri articoli di...
Fuori provincia
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati