Il Comune sta procedendo per la progettazione della bonifica dell’area Fim. Fin qui la buona notizia. La cattiva notizia è che il Comune tutt’ora insiste sul vecchio obiettivo della demolizione della cattedrale vincolata.

 

Come infatti giustificare la candidatura per l’ulteriore nuovo progetto dell’ Università di Ancona già protagonista, finora smentita - (vedi perizia TAR) -,  del vecchio progetto di bonifica con demolizione della cattedrale?

 

L’ulteriore conferma viene direttamente dal Sindaco che, per ottenere la rimozione del vincolo da parte della attuale Soprintendenza, con linguaggio volutamente oscuro dichiara di avere conferito un incarico sul punto “relativo all’approfondimento del contenuto del vincolo sugli edifici della cattedrale e della palazzina…per verificare l’incidenza della natura delle opere da progettare”.

 

La storia della Fim continua irrisoluta dal 1989 con denuncie, segnalazioni, consulenze, chiarimenti, delibere, progettazioni,  cause e ricorsi tutti promossi e pagati dal Comune.

Vorremmo essere smentiti dal Sindaco con una pronuncia chiara che, assumendo le conclusioni della perizia del TAR sul punto della bonifica con mantenimento della cattedrale e relativi costi, dichiari l’impegno dell’Amministrazione per la tutela del bene architettonico della cattedrale ed il recupero e riuso di tutta l’area Fim.

Intanto la sezione italiana dell’Istituto europeo per l’archeologia industriale con sede a Barcellona ha censito sul suo catalogo la nostra Fim.