Il silenzio ha regnato sovrano per tutto il periodo in cui la sorte dell'assessore ai servizi sociali - oramai ex assessore - era rimasto nel limbo in attesa di una decisione del sindaco a seguito della sfiducia del partito di Fi.

Ed il silenzio torna a regnare sovrano anche dopo la diffusione della notizia dell'accettazione della revoca da parte dell'assessore che, con eleganza, non è voluto scendere nel merito delle motivazioni addotte dal sindaco ed ha voluto scansare l'ipotesi di essere preso come capro espiatorio per una situazione che, a suo modo di vedere, è stata originata da alti.

Fatto sta che all'indomani dell'accettazione della revoca da parte di Cristiana Tosoni non è arrivato nessun commento, nessuna presa di posizione ne' da parte del primo cittadino, tanto meno dai partiti di maggioranza, in primis quella FI che con tanta decisione ha chiesto la revoca dell'incarico.

Ma l'occasione per discutere dell'intera faccenda - la revoca rappresenta solo la punta di un iceberg - sarà fornita dal prossimo consiglio comunale visto che a seguito di una specifica richiesta della minoranza di governo è stato inserito all'ordine del giorno un punto che riguarda proprio la situazione politica.