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I bisogni della formazione nelle Marche

| ANCONA - Seminario in Regione. Ugo Ascoli: “Raggiungere, sulla base di studi e analisi del fabbisogno, una visione globale, strategica e condivisa almeno nel medio periodo.”

“Sulla formazione professionale dobbiamo tutti impegnarci, soggetti pubblici e privati, per   raggiungere una visione globale, strategica e condivisa, in prospettiva almeno per il medio periodo.”

Sono le parole introduttive dell’assessore regionale alla Formazione-Lavoro, Ugo Ascoli al seminario sui temi del fabbisogno formativo nelle Marche,  promosso dalla rivista “Mondo del lavoro” e tenutosi oggi in Regione.

Una tavola rotonda, moderata dal direttore della rivista “Mondo del Lavoro”, Luca Guazzati, che ha visto anche gli interventi del direttore dell’ARMAL, Fabio Montanini sulla situazione occupazionale nelle Marche e dell’assessore al lavoro e formazione della provincia di Ascoli Piceno, Emidio Mandozzi che ha parlato dell’esperienza ascolana sui contratti di borsa lavoro.      

“La formazione – ha proseguito l’assessore Ugo Ascoli- è una leva fondamentale e trasversale del sistema economico che intendiamo tenere sempre al centro di ogni attività o iniziativa.  Si tratta di prendere atto che la domanda di formazione è comunque complessa e che, prima di orientare l’offerta, va fatta una ricognizione approfondita del fabbisogno, non solo presso le imprese private ma anche nel settore pubblico,  perché stia all’altezza della sfida che il mercato del lavoro ormai impone.

Per quanto riguarda l’offerta di formazione, c’è sicuramente un innalzamento dei livelli qualitativi degli enti formatori, derivata anche dalle modalità di accreditamento dei soggetti che si sono così ridotti da 950  a 280;  ma l’offerta va in ogni caso orientata e per questo occorre che le Università si raccordino maggiormente con il sistema dello sviluppo. La produzione formativa nella nostra regione è già di buon livello, basti pensare alle scuole e, tra queste,  la Scuola di formazione regionale che realizza pacchetti formativi in alto numero e livello qualitativo.  

La volontà della Regione Marche è quella di impiegare risorse del Programma regionale per le politiche attive del lavoro, per avviare una ricerca sistematica e approfondita sulla domanda e sull’offerta di formazione di tutti i livelli, fino alla formazione continua. Tutto ciò tenendo conto che esiste una curva di finanziamenti in diminuzione che è quella relativa al Fondo Sociale Europeo,  cercando di utilizzare al meglio le risorse relative al fondo nazionale sulla formazione continua.”

29/09/2005





        
  



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