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Monitoraggio 2005 sui Servizi per l’Impiego nelle Marche.

Ascoli Piceno | Più soddisfatti i cittadini utenti e in crescita le aziende clienti. I CpI si confermano centro propulsore dell’occupazione marchigiana.

di Anna Laura Biagini

Con la legge n. 2 del 25/01/2005 sul lavoro, “Norme regionali per l’occupazione, la tutela e la qualità del lavoro”, la Regione Marche ha rilanciato il ruolo fondamentale dei Servizi Pubblici per l’Impiego, su cui l’ente ha investito molto come strumento fondamentale per il regolamento e il rilancio del mercato occupazionale sul territorio. Il 3° Monitoraggio regionale effettuato dall’ARMAL (Agenzia Regionale Marche Lavoro), sotto la Supervisione Generale del Progetto del Dott. Fabio Montanini, fornisce dati importanti in proposito, che evidenziano soprattutto l’impegno degli enti pubblici regionali e provinciali nel potenziare i servizi al lavoro, puntando sulla personalizzazione dell’intervento, che secondo le indagini sulla customer satisfaction soddisfa gli utenti.

Alcuni settori come l’orientamento, necessitano sicuramente di un potenziamento, ma i miglioramenti che gli enti stanno attuando, in collaborazione con gli operatori dei centri e le parti sociali, sono costanti, quindi promettono bene.

L’indagine si è articolata in 5 settori di ricerca: presso i Cpi, sulle aspettative e soddisfazione dei cittadini utenti, sulle aspettative e soddisfazione delle imprese, presso un campione di lavoratori avviati, presso un campione di imprese non utenti.

Le principali indicazioni date dal monitoraggio riguardano l’avanzamento del sistema regionale dei servizi al lavoro, segno della volontà delle amministrazioni di tenere il passo dei mutamenti del mercato del lavoro; l’aumento del numero delle sedi decentrate, realizzate anche tenendo conto delle regole in materia di barriere architettoniche, segnaletica e raggiungibilità con i mezzi pubblici; incremento delle attività nei centri (colloqui, incontri di gruppo, orientamenti, tirocini), del collocamento mirato e della personalizzazione del servizio, in particolare per donne e immigrati;.

Negative purtroppo le cifre riferite ai disoccupati, ma che posso essere riconducibili a quei soggetti che dichiarano la disponibilità al lavoro nei Centri, pur non essendo poi effettiva. Altro dato stabile l’enorme mole di tempo che gli operatori (353 unità stabili dal 2003) devono dedicare agli adempimenti amministrativi, che potrebbero essere snelliti grazie all’implementazione delle pratiche on line. In più i Cpi sono stati impegnati per tutto il 2004, in una intensa campagna di promozione dei nuovi servizi, con la diffusione di materiale informativo e la partecipazione ad eventi di settore.

Per quanto riguarda il livello di soddisfazione dei cittadini, esso resta positivo specialmente per quanto riguarda l’accoglienza, lo “sportello donna”, l’informazione in generale. Unico reclamo sugli orari, ma già si è posto rimedio poichè dal 1° ottobre gli orari saranno prolungati e gli sportelli apriranno anche il sabato mattina.

Le imprese clienti invece crescono (anche se il canale di reclutamento diretto resta preminente), pur lamentando criticità sulla preselezione del personale, seppur in tempi brevi. Per questo aumenta il loro investimento nella formazione del personale.
Chi cerca lavoro grazie ai CpI, pur ricorrendo anche alle agenzie interinali e all’autocandidatura, acquista maggior fiducia nella possibilità di trovare un posto di lavoro che corrisponda alle proprie richieste.

In complesso quindi quello marchigiano si conferma un mercato del lavoro in evoluzione, dove il canale personale è quello primario nella ricerca del lavoro principalmente per i giovani, ma il ricorso alla mediazione organizzata è in forte crescita. In modo particolare per le categorie più deboli come le donne e gli over 35. Se quindi i riscontri sono massimamente favorevoli, parte del merito va di certo attribuito alla efficienza e alla qualità dei pubblici Centri d’Impiego, che hanno sviluppato, a detta dei beneficiari, un’ottima capacità comunicativa con il pubblico rispetto al passato.

29/09/2005





        
  



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