All’alba di domani - sabato 3 settembre - si apre la caccia. Si tratta più precisamente di una “pre-apertura” della stagione venatoria 2005/2006, in quanto l’inizio vero e proprio è fissato al 18 settembre, giorno in cui si potrà cacciare anche la fauna stanziale (lepre, starna, fagiano).

Domani,  e quindi anche domenica 4 e mercoledì 7 settembre (giorni di pre-apertura), l’attività venatoria deve essere limitata alla fauna migratoria (tortora, quaglia, allodola, solo per citare gli esemplari di volatili più diffusi), per altro con prescrizioni specifiche indicate nel calendario venatorio della Regione Marche

Sui primi giorni di caccia, in tutto il territorio della provincia di Macerata, vigileranno una cinquantina di uomini. Sono una ventina di agenti del Corpo di Polizia provinciale e una trentina di guardie giurate volontarie messe a disposizione, sia dalle associazioni venatorie, sia da associazioni ambientaliste.

Graduati e volontari, coordinati dal capitano Alberto Storani, comandante della Polizia provinciale, saranno  impegnati a verificare il rispetto della disciplina generale sulle attività di caccia e le norme del calendario regionale, oltre alle disposizioni particolari di limitazione dell’esercizio venatorio su determinate zone individuate dalla Provincia.

Alla collaborazione con la Provincia nella vigilanza sul corretto svolgimento della stagione di caccia collaborano Enalcaccia, Arcicaccia, Libera Caccia, Italcaccia, Federcaccia, Legambiente, Wwf, Eko-Club. Tutte queste associazioni contano complessivamente oltre cento associati in possesso della qualifica di guardia giurata volontaria, i quali si alterneranno nella vigilanza durante tutta la stagione venatoria.

Stagione che si chiuderà il 31 gennaio, anche se per alcune specie la chiusura sarà anticipata tra dicembre e gennaio. Inoltre durante questi mesi non tutti i giorni la caccia potrà essere praticata. Da ottobre a gennaio ogni cacciatore potrà scegliere tre giorni della settimana per andare a cacciare e comunque mai di martedì e di venerdì.