Il difensore Enrico Franchi ed il centrocampista Fabio Filippi sono tornati a disposizione del tecnico Vullo e quindi verranno convocati per il match casalingo di domenica con il Paternò. Manca ancora il carattere dell'ufficialità da parte della società rossoblù, ma il fatto che i due giocatori siano stati impiegati oggi da Vullo nel primo tempo del consueto test infrasettimanale con la Berretti nella formazione dei possibili titolari, ha fatto capire che entrambi sono rientrati nei ranghi.

Si chiude, quindi, definitivamente la vicenda scoppiata alla vigilia del match casalingo con il Lanciano, quando Luciano Gaucci diede ordine a Vullo di non convocare Franchi, Filippi ed Esposito, senza che gli stessi tre potessero conoscere le motivazioni di un tale provvedimento disciplinare. Nonostante la solidarietà dimostrata dagli altri compagni di squadra, il patron romano non ha ceduto dalla sua posizione, se non la settimana successiva, e quindi alla vigilia della seconda gara consecutiva al Riviera contro L'Aquila, per reintegrare Esposito, vista l'emergenza che stava vivendo Vullo nel reparto offensivo.

Sarà stato un puro gesto di opportunismo anche per Franchi e Filippi? Considerate le numerose defezioni in difesa e a centrocampo che dovrà subire Vullo per la sfida con il Paternò, potrebbe essere di sì. Ma poi a cosa è valso il provvedimento disciplinare di Luciano Gaucci sui tre giocatori rossoblù? L'ennesimo mistero.

Nelle ultime tre settimane, sia Franchi che Filippi, si sono allenati con gli altri compagni di squadra fino al sabato, ma poi la domenica guadagnavano la via della tribuna o della casa. "Sembra che questa settimana ci possano reintegrare a me e a Franchi – dichiara il centrocampista rossoblù, Fabio Filippi – Vullo ci ha comunicato di rientrare nei ranghi e poi ci ha provato con la squadra dei possibili titolari. Sono contento, ma al tempo stesso meravigliato. Pensavo che questa penalizzante situazione andasse avanti fino alla fine del campionato, anche se speravo che la società rossoblù si ravvedesse prima sul nostro conto. Ho vissuto male queste settimane, come se non mi sentissi partecipe della situazione. Forse non avevano bisogno di me. Lo ripeto, io ho dato sempre tutto alla causa della Samb. Non rimpiango nulla".

Non era facile per Filippi, ma come per qualsiasi altro giocatore, sopportare il fatto che, da un momento all'altro e senza un preciso motivo, si dovesse mettere in disparte. "Tutte e tre le gare in cui non sono stato convocato sono rimasto a casa – dice Filippi – Ho sentito le partite per radio e poi le ho riviste in televisione. Non è certo una bella esperienza, credetemi. Poi quanto dispiacere per il match di Chieti! Vincendo in Abruzzo si poteva riaprire la stagione, ora tutto è molto difficile. Dipende soprattutto dai risultati delle altre squadre. Quindi bisogna finire degnamente questo campionato. Quella di Chieti è stata una sconfitta che non mi aspettavo. Io mi ero allenato con i miei compagni di squadra e li avevo visti che stavano bene. E' stato, invece, un black out dell'intera squadra. Si tratta di una sconfitta che è arrivata ora che non c'è più tempo per recuperare".

Al test contro la Berretti non hanno partecipato Borneo (piccolo stiramento muscolare alla coscia destra), Napolioni (non si è allenato oggi, ma dovrebbe riprendere domani mattina, anche se sarà difficilissimo un suo impiego per la sfida di domenica), Camillucci (a letto con l'influenza), Martusciello, mentre Fanesi ha effettuato un lavoro differenziato.

Intanto oggi pomeriggio il diesse della Samb, Adriano Polenta, era a Perugia per un summit con la famiglia Gaucci, al quale ha anche partecipato il diesse del Catania, Guido Angelozzi. C'è finalmente voglia di programmare nei tempi dovuti?