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I tempi della città

Porto Sant'Elpidio | Progetto pilota della provincia di Ascoli, del comune e di "Terziario donna" della Confcommercio

di Stefania Ceteroni

La Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di Ascoli Piceno e "Terziario Donna" della Confcommercio hanno firmato il protocollo di intesa per il i "Tempi della città", un progetto pilota con finalità prettamente sociali e che considera il tempo un valore della nostra epoca moderna e contemporaneamente una risorsa importante al servizio delle donne e di tutti i cittadini.

Rita Mattiozzi, presidente della Commissione locale per le Pari Opportunità e Presidente terziario donna delegazione locale della Confcommercio, è intervenuta sull'argomento.

"Ritengo che si tratti di una iniziativa significativa – si legge in una nota – per avviare un progetto pilota che intende sensibilizzare ed ascoltare le esigenze dei cittadini sull'organizzazione dei tempi e dei servizi della città. Il piano dei tempi che dà attuazione alla legge 53/2000 e alla legge regionale n. 13 del 2001, è importante per l'economia e soprattutto per le donne lavoratrici ed impegnate nell'imprenditoria a vario titolo: commercio, artigianato, industria. Questo progetto pilota importantissimo perché è il secondo progetto presentato in Italia è finanziabile in virtù di un fondo istituzionale. D'altronde anche la regione Marche ha previsto in bilancio fin dal 2001 uno apposito capitolo dal fondo di armonizzazione dei tempi delle città di cui all'articolo 28 della legge 53/2000".

E scende nell'ambito locale.

"Sarà nostro preciso impegno, come Commissione Pari Opportunità impostare con la Confcommercio e le associazioni di "Terziario donna" di Porto Sant'Elpidio nonché con altre associazioni di volontariato della città e del comprensorio un progetto pilota che preveda anche la configurazione di banche dei tempi per favorire lo scambio di servizi ed il rapporto con le pubbliche amministrazioni, per incrementare l'estensione della solidarietà nelle comunità locali, per incentivare le iniziative delle singole associazioni che intendono scambiare il proprio tempo per impieghi di reciproca solidarietà.

Tutto ciò potrà essere realizzabile di intesa con le Amministrazioni che volessero intraprendere tale progettualità. Secondo la legge 53/2000 art. 23 comma 3, i Comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti possono elaborare i piani territoriali anche in forma associata con altre comunità limitrofe dei propri comprensori".

06/05/2004





        
  



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