"Il casinò non è la risposta alla crisi del territorio"
San Benedetto del Tronto | Intervento del vice presidente del comitato per il no
di Antonio Alfonsi*
Le esternazioni del dottor Fiori non possono che riempirci di ammirazione per chi ha sempre e solo certezze.
Lo Stato mette al bando i videopoker per l'evidente rovina che hanno causato e per l'induzione al gioco d'azzardo, vengono introdotte le "slot machine", ma con regole ferree fra le quali anche la dislocazione che deve essere lontana per esempio dalle scuole e vincite in denaro esigue. Ma tutto questo dovrebbe indurre, secondo il dottor Fiori, a ritenere che è vicina l'istituzione del casinò.
Se è vero che il Comitato ristretto ha ripreso l'esame del disegno di legge è anche vero che non è dando corso ai sogni e alle fantasie che si gestisce un territorio e si dà al gioco d'azzardo l'aureola di salvezza da tutte le disfunzioni e le crisi di una situazione economica in affanno e di una classe politica che non riesce a trovare le giuste e opportune soluzioni.
Abbiamo analizzato il gioco d'azzardo e i suoi effetti sulla persona e sulla società. Verificheremo l'impatto socio-culturale sul nostro territorio e lo faremo con studi puntuali e approfonditi. Quanto alle "positività economiche", a parte che non è ancora chiaro se ci saranno e a favore di chi saranno, abbiamo seri dubbi che il casinò faccia piovere sul territorio ingenti somme di denaro e, comunque, non è certo il denaro che va messo al primo posto dell'interesse della collettività.
La famosa frase "non olet" non ci appartiene. Ben venga il polo universitario, il porto turistico, il turismo qualificato, il turismo da eventi culturali e sportivi. Il casinò non ci appartiene.
* vice presidente del comitato per il no al casinò
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05/05/2004
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