Dopo la lettera al sindaco di San Benedetto Martinelli, con cui Enzo Mirigliani (storico patron della manifestazione Miss Italia) esprimeva il suo disappunto per il fatto che San Benedetto ospiterà nel mese di giugno le selezioni per le prossime veline di "Striscia la notizia", seguono le reazioni dal mondo politico.

Primo comunicato stampa da parte del capogruppo di AN Emidio Galiè, che premette: "la questione a seguire non mi rende le notti insonni, ciò  malgrado sollecita la mia sensibilità turistica e la mia affezione alla città".

Galiè non vede alcuna concorrenza tra veline e Miss Italia: "l'appuntamento delle semifinali di Miss Italia è ormai entrato nell'agenda delle manifestazioni, richiama pubblico,  è seguito con entusiasmo, raccoglie consensi e alterna  la  frivolezza   ai rendez-vous culturali ed artistici. Non esclude tuttavia l'introduzione di eventi analoghi come quello delle veline in quanto cadrebbe nel mese di giugno non collidendo con l'altro. Anzi costituisce un'ottima promozione prefestiva nell'ottica del richiamo turistico".

Galiè ritiene anzi che la selezione delle veline rappresenti una elevazione (al rango nazionale) delle manifestazioni che si svolgono in città: "questa seconda occasione non limita la cittadina ad un solo evento di grido,  l'accomuna invece ad  altre che accolgono  frequenti spettacoli di caratura nazionale, e la impone alla visibilità televisiva con un indiscutibile ritorno d'immagine".

Infine la proposta-provocazione: "se veramente il patron Mirigliani vuole legare la città ad un evento esclusivo quale Miss Italia, allora dovrebbe cercare di trasferirne a San Benedetto la finale. Solo con questa certezza l'Amministrazione comunale  potrebbe rivedere il contratto relativo alle veline. Diversamente la pretesa di Mirigliani sarebbe inconsistente e quindi inaccettabile".