La Samb si squaglia a Chieti
| CHIETI - Difesa disastrosa e centrocampo molle. Facile vittoria per 3-1- del Chieti
di Veleno
Tutti aspettavano il "Miracolo a Milano" con la regia di Totti. Non c'è stato. Ma anche il Miracolo di un Dio minore non si è avverato: il Chieti ha battuto la Samb per 3-1. Una delusione tremenda e inconsolabile, tanto più che il Lanciano ha battuto il Benevento: un'occasione irripetibile buttata al vento.
Ci si aspettava, a Chieti, una squadra spinta dal furore agonistico che avrebbe dovuto schiacciare la squadra di casa, ormai rassegnata perché tagliato fuori dalla lotta play off. Pia illusione. La squadra rassegnata e poco convinta di poter arrivare alla meta play off è stata proprio la Samb che si è liquefatta al primo tepore primaverile.
Però, questo bisogna ammetterlo, abbiamo coccolato il nostro sogno per almeno mezzora, anche se dal campo di gioco gli atleti rossoblu, con le loro manovre, irradiavano una ritornello poco rassicurante che faceva pressappoco così: "Illusione, dolce chimera sei tu...".
Infatti, all'ormai ricorrente fesseria domenicale della nostra difesa, concretizzatasi al 9° con la rete di Quagliarella, la Samb rispondeva con uno spunto di Martini al 27°, che si concludeva con un fallaccio, in area, di Lambertini. Calcio di rigore che Borneo, manco a dirlo, trasformava in pareggio.
Ma, come si suol dire, "oggi non era giornata". Sarà stato il caldo, sarà stato qualche eccesso culinario del 1° Maggio ma la difesa oggi proprio sbandava inspiegabilmente.
In verità, in verità vi dico che invece il motivo di cotanto intontimento dei difensori rossoblu, con in testa Pedotti, è stato frutto di una diavoleria tattica di mister Pagliari. Infatti ha fatto circolare tra le maglie difensive della sambenedettese...La Canna.
Un attaccante che ha stordito i nostri difensori e non poteva essere diversamente. Le successive reti di Rajcic al 32° e di Quagliarella al 46° sono la prova provata di questa intuizione tattica di Pagliari: due reti...allucinanti.
Diamo un' occhiata alla classifica del nostro girone. Il Benevento ha sempre quattro punti di vantaggio e il Lancino ci scavalca. E siamo a due giornate dalla fine del torneo.
Come si suol dire in questi casi disperati: la matematica non ci condanna o se preferite possiamo citare un altro modo di dire: la speranza è l'ultima a morire. Cari ottimisti incalliti potete scegliere. Però ora per raggiungere il Benevento occorrerebbe un miracolo di quelli tosti. Vullo, per esempio, dovrebbe essere in grado di dividere le acque dell'Adriatico con un bastone nodoso repentinamente sottratto a sor Luciano che sta inseguendo i nostri eroi in maglia rossoblu.
Due miracoli biblici, di cui, il secondo, quasi impossibile.
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02/05/2004
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