Alla fine la Conferenza dei capigruppo non si è riunita. Doveva decidere oggi se discutere o meno le due nuove province, Fermo e Barletta, nella giornata di domani, ma per via di altre questioni internazionali (Iraq), il Senato oggi ha trattato tutt'altro. Questo, comunque, non vuol dire che i disegni di legge sulle province domani non verranno trattati, anzi.

Infatti, secondo il regolamento del Senato, nella seduta di domani si dovrà continuare la discussione sui disegni di legge non conclusi la settimana precedente, quindi, Barletta e Fermo provincia. In effetti, i due provvedimenti sono all'ordine del giorno della discussione di mercoledi 19 maggio, cioè domani.

Un'agonia senza fine per tutti i fermani, che stanno preparando atti di boicottaggio alla tappa marchigiana del Giro d'Italia: domani si rischia un vero e proprio black out per i corridori. Sempre che il Senato non si sbrighi a votare.

E chissà che faccia avranno fatto i Senatori quando, questa mattina, aprendo il Corriere della Sera, hanno trovato un articolo, a pagina 15, che parlava proprio della rivolta fermana: l'inviato Fabrizio Roncone ha raccolto testimonianze tra la gente, il sindaco Di Ruscio e il presidente del comitato Vitali, sulla voglia del territorio di diventare provincia autonoma.