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Decentramento dei servizi, Di Ruscio replica alle accuse dell'opposizione: "Non vogliono progredire"

Fermo | "Qualsiasi cambiamento è osteggiato dalla sinistra", dice il sindaco, che porta come esempio Pesaro: "Anche lì, scelte di decentramento che hanno dato grandi risultati".

di Luca Moriconi

Il Bilancio di previsione 2004 del Comune, ha proposto una serie di innovazioni di carattere organizzativo per l'Ente, tra le quali spicca il decentramento di alcuni servizi, che vengono affidati ad organismi partecipati o controllati dal Comune. Troppi, secondo l'opposizione di centrosinistra, che ha criticato le scelte dell'amministrazione.

"Era inevitabile che la sinistra attaccasse - replica il primo cittadino, Saturnino Di Ruscio - come accade ogni volta che si presentano progetti innovativi e destinati a togliere la città da quell'immobilismo in cui per anni è stata tenuta". 

Secondo Di Ruscio, le innovazioni proposte con il Bilancio di previsione, si pongono due obiettivi: avviare forme associative di gestione tra Comuni del fermano per servizi a valenza territoriale, e aumentare l'efficacia e l'efficienza del Comune attraverso gli strumenti del privato.

Il primo obiettivo è quello di creare organismi partecipati per la gestione di servizi o di avviare progetti a valenza intercomunale, a dimensione della istituenda Provincia di Fermo.

"Lo sforzo da parte del Comune di Fermo - prosegue Di Ruscio -  sia dal punto di vista politico che amministrativo, è grande. La struttura burocratica comunale ha risposto alle esigenze del Territorio ed alla stessa va dato merito".

"Ricordo - prosegue il sindaco -  gli sforzi fatti per il Sistema Turistico Locale (il secondo nelle Marche per data di costituzione, n.d.r.), sia come Accordo di Programma che come braccio operativo (Associazione Marca Fermana); per l'avvio dell'Ambito Sociale che riunisce 29 Comuni e la predisposizione del secondo Piano di Zona delle Marche, nonché l'avvio di una grande attività progettuale che ha portato tante risorse ai Comuni e nuovi servizi (Sollievo, Servizio Civile, ecc…). Ora il passaggio importante richiesto dalla Comunità è quello di avviare una gestione intercomunale per creare economie da investire nel sociale e per sviluppare nuove attività".

Di Ruscio ci tiene a sottolineare alcuni traguardi raggiunti in tal senso, come la costituzione della società Alipicene per la realizzazione di un aeroporto a Montegiorgio, lo sforzo fatto in Conferenza dei Sindaci per approvare, dopo decenni, un Piano di Riordino sanitario che preveda la riconversione dei Poli Ospedalieri ed il rafforzamento di quello di rete, la condivisione di un nuovo ospedale di rete baricentrico.

"Però - dice - l'opposizione contesta il modello organizzativo dell'Amministrazione e rimprovera la mancanza di un ruolo politico sul Territorio. E' evidente la strumentalizzazione politica: se viene contestato il modello organizzativo, non si capisce allora in quale modo si dovrebbe svolgere il ruolo sul territorio, probabilmente avviando la Provincia solo attraverso "chiacchiere" e non con fatti concreti". Ma per il sindaco,  il ruolo sul territorio c'è, e le iniziative avviate lo dimostrano


L'altra critica, mossa dal centrosinistra, riguarda il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi, attraverso gli strumenti del privato: Di Ruscio, a tal proposito, ricorda che "la costituzione di queste società è obbligatoria, in base al T.U. delle Autonomie Locali", e riporta una serie di risultati raggiunti.

"Le nostre società, quelle sino ad oggi costituite, danno al Comune il 10% delle risorse correnti attraverso canoni e utili, offrendo migliori e maggiori servizi - spiega il sindaco - però, ciò che mi lascia più perplesso, è la lettura di un documento del Comune di Pesaro "Pesaro – Comune Città – 1995/2004. Il Comune, la Città, i Cittadini. Dati e risultati dell'amministrazione.".


Nel documento citato da Di Ruscio, si legge che: "sul fronte della spesa, gli assi portanti sono stati, l'esternalizzazione di numerosi servizi "non caratteristici", per un importo complessivo pari ad Euro 12,4 milioni. Questo importo rappresenta il 17% della spesa corrente complessiva. Per questi servizi il Comune ha conservato le funzioni di progettazione e controllo e, la puntuale definizione delle relazioni con il soggetto gestore, ha consentito all'Ente di svolgere in modo ancora più efficace rispetto al passato il ruolo di decisore politico. Nello stesso documento si evince che si è avuta, a Pesaro, la riduzione rilevante dell'indebitamento pregresso attraverso l'estinzione anticipata dei mutui contratti nei periodi precedenti, per un importo complessivo di 23 milioni di euro. L'estinzione anticipata dei mutui, che ha portato enormi benefici sul bilancio corrente in termini di minori interessi passivi, è stata possibile grazie ad operazioni di finanza straordinaria come l'affidamento della gestione per 50 anni delle farmacie comunali ad Aspes spa a fronte del pagamento di un canone anticipato al Comune, e con i proventi della dimissione di una quota del capitale sociale di Aspes Multiservizi.

"Le conclusioni - dice Di Ruscio - non possono che essere due: o il centrosinistra quando governa ragiona in un modo e quando sta all'opposizione in un altro, diametralmente opposto, e questo la dice lunga sulla serietà e credibilità, oppure il centrosinistra pesarese effettivamente ha un'altra marcia rispetto a quello fermano".

"Questo spiegherebbe perché - conclude Di Ruscio - oltre ad esserlo di nome, Fermo, per troppi anni, lo sia stato anche di fatto, purtroppo".

13/05/2004





        
  



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