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Bilancio positivo per il Gal Piceno

Comunanza | Molti i progetti realizzati nel 2003 e quelli già lanciati quest'anno.

di Francesco Massi

L'Assemblea dei Soci del Gal Piceno ha approvato il bilancio annuale 2003. Numerosi gli interventi e le  azioni svolte nel corso dell'anno e quelle intraprese fino al Marzo scorso. Il GAL ha impegnato per i molti progetti il 57% su un totale di € 3.813.461,04 programmato ed ha pagato il 30% dell'impegnato pubblico, ovvero gli introiti derivanti da finanziamenti pubblici, pari a € 468.525,42 su un ammontare di € 1.609.831,12.

Un quadro piuttosto articolato suddiviso in due assi prioritari dalle misure ed azioni mirate.

Nell'asse prioritario I, con le sue strategie di sviluppo rurale, sono state finanziate undici "azioni", rivolte alla valorizzazione dei Sistemi Economici e Produttivi dei territori rurali. Numerosi interventi riguardanti strutture  per servizi di residenzialità, come centri per anziani, di aggregazione sociale ed altro (21 di cui 15 completati); le biodiversità (1); l'integrazione e promozione di sentieri e circuiti (14); progetti di valorizzazione prodotti tipici e tradizionali (4); sistema di rete di accoglienza, informazione e visita nei centri storici sempre nei comuni area GAL (1); azioni di marketing territoriale integrato (5); azioni di comunicazione, promozione e marketing diretto (4); realizzazione di vetrine on line (38); recupero e riqualificazione del patrimonio pubblico urbano per centri d'informazione turistica (10).

I beneficiari di tali progetti sono otto Enti pubblici e due Associazioni agricole.

L' asse prioritario II si rivolge invece a 9 beneficiari tra cui 3 Enti pubblici, Parchi, ARAS e 3 Associazioni agricole.

Esso prevede la Cooperazione tra territori e mira a sostenere undici azioni. Riguardano il paesaggio, il turismo e l'enogastronomia di qualità dell'Appennino marchigiano, lo sviluppo di un sistema agricolo zootecnico a basso impatto ambientale, i mulini, le lane autoctone, le carni alternative, la valorizzazione del tartufo e del castagno e in generale ogni attività  concernente la ruralità e la tradizione. Di tali progetti quello sulla filiera delle carni alternative è già stato avviato, mentre gli altri dieci sono in fase di decollo e nel primo stadio di realizzazione sono stati presi i contatti con i partners interessati.

11/05/2004





        
  



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