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Credere in un'altra Ascoli è possibile!

Ascoli Piceno | Canzian: "Il compito del centrosinistra che oggi unito si candida alla guida della città è quello di indicare la strada e gli strumenti per il suo riscatto ridando fiducia e speranza".

di Antonio Canzian*

Tre anni fa, quando i partiti del centrosinistra iniziarono il difficile percorso politico-programmatico che è giunto sino ad oggi, molti non pensavano che saremmo riusciti ad arrivare alla definizione di un progetto predisposto e condiviso da tutti e ad una proposta altrettanto unitaria  per la guida della città.

Oggi tutto ciò è una realtà. Tutti i partiti del centrosinistra, con Rifondazione e  l'Italia dei valori, Legambiente, esponenti di associazioni, movimenti (Ascoli in movimento, Ascoli social forum, Studenti.net) hanno contribuito, tutti insieme, a delineare le linee essenziali di una idea di città che sia aperta ed in grado di confrontarsi con le realtà territoriali circostanti, sappia farsi carico dei problemi del lavoro, dell'ambiente, dei bambini e degli anziani, sia più attenta alla cultura, una città che sappia coltivare e promuovere la pace, il dialogo e la partecipazione dei cittadini e dei soggetti portatori di interessi affinché tutti, ciascuno con il proprio ruolo, siano chiamati a dare il proprio contributo, ma  sempre nell'interesse generale e non di pochi.

Un progetto alternativo a quello della Giunta Celani la quale solo ora, a meno di tre mesi dalle elezioni, in modo quasi ossessivo e forse per un complesso di colpa, rifà  marciapiedi, strade, giardini e scarica   sulla città ipotesi di progetti a destra e a manca rendendosi per di più poco credibile con alcune affermazioni   del tipo "bisogna pensare ad interventi che da qui a quindici anni consentano una crescita demografica di 15000 abitanti": se questa frase la sentisse un esperto in demografia spiegherebbe al Sindaco che tale ipotesi sarebbe verosimile solo in presenza di un evento eccezionale (se, per esempio, nel Tronto si scoprissero pepite d'oro!).

E ancora. Che i "Piani regolatori non servono a niente" è una affermazione che conferma la filosofia di questa Giunta: senza questo strumento urbanistico si può, infatti, costruire dove si vuole e cosa si vuole a seconda degli interessi del momento, ma così facendo, senza regole, si finisce per massacrare letteralmente il tessuto urbano per piegarlo, inevitabilmente, agli interessi più disparati, che quasi sempre sono quelli dei più forti.

Ed ancora la farsa dell'Università. Nel suo programma elettorale del giugno 99 si leggeva "il nostro impegno sarà quello di creare nel prossimo quinquennio un polo universitario in grado di attrarre 5/6 mila studenti". Dopo ben cinque anni trascorsi invano identica promessa: "arrivare a 5 mila  studenti è un obbiettivo realistico" dice oggi il sindaco dimenticando di aver tenuto per quattro anni inutilizzati ben 15 miliardi di vecchie lire della Regione Marche pur di far approvare un megaprogetto che con le aule e gli spazi per l'Università ha poco a che fare e che prevede, soprattutto, la realizzazione di supermercati, parcheggi a tre piani, mini appartamenti, nonché l'alienazione di una parte importante del patrimonio comunale naturalmente il tutto, o quasi, consegnato al privato che realizzerà il progetto!

Eppure, nonostante il tessuto economico della nostra città sia indiscutibilmente in crisi, il nostro splendido centro storico arranchi, la qualità della vita sia diminuita come attestano le statistiche nazionali, la Giunta Celani non si è fatta scrupolo di aumentare considerevolmente l'addizionale IRPEF, la tassa sui rifiuti, la Tosap, le rette degli asili nido, il prezzo delle mense scolastiche, il canone delle residenze per anziani! Non solo. Sta gestendo il Piano sosta e la viabilità cittadina in modo quantomeno confuso: prima triplica il numero dei parcheggi a pagamento, poi riduce quelli per i residenti del centro storico, non sa che fare per Piazza Arringo.

E' evidente che la scelta ostinata di limitarsi ad amministrare il proprio "orticello", tutt'al più garantendo gli interessi di pochi, non  poteva reggere alla prova dei fatti perché non in grado di assicurare non tanto lo sviluppo diffuso della città, ma neanche il mantenimento di quello raggiunto.

E la crisi di oggi ne è la dimostrazione più eloquente.  Il compito del centrosinistra che oggi unito si candida alla guida della città è quello di indicare la strada e gli strumenti per il suo riscatto ridando fiducia e speranza al mondo del lavoro, delle professioni, agli imprenditori, ai giovani e a tutti coloro che credono che un'altra Ascoli è possibile!

*Segretario Unione Comunale DS – Ascoli Piceno

07/04/2004





        
  



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