Risultati positivi all'OBUV di Mosca. Fiducia per la ripresa da parte degli operatori marchigiani
| ANCONA - Si conferma l'importanza del mercato russo, dove le Marche sono presenti con produzioni di qualita'.
Soddisfazione degli operatori per i risultati della Fiera dell'OBUV a Mosca e fiducia per la ripresa: le Marche vi hanno partecipato con 240 aziende, di cui 119 nella collettiva regionale organizzata dalla Regione e da Piceno Promozione, l'azienda della Camera di Commercio di Ascoli Piceno.
Circa 20 mila i visitatori della Fiera, che chiude oggi, una presenza maggiore di quella dell'edizione di sei mesi fa, che è durata un giorno di più (quattro invece dei tre) con una partecipazione delle aziende più che raddoppiata.
"L'OBUV è stato un bel test commenta il vice-presidente Gian Mario Spacca e mi pare stiano maturando le condizioni per la ripresa del settore a livello internazionale. D'altra parte i segnali del Micam di Milano erano già incoraggianti.
Si tratta di Fiere tra le più prestigiose del settore. Anche i dirigenti dell'ANCI (Associazione nazionale calzature italiane, ndr) confermano che all'OBUV si è lavorato è le nostre collezioni sono state accolte favorevolmente."
Commento positivo e parla di fiducia anche Algeo Marcozzi, presidente della Piceno Promozione, che ha sottolineato l'importanza del mercato russo e di quello moscovita in particolare. Marcozzi si è anche incontrato con Rossano Soldini presidente dell'ANCI per riproporre le tematiche della difesa del Made in Italy e regole più precise per evitare la concorrenza scorretta.
Spacca ha sottolineato quanto sia importante in questo momento concentrare le forze sulla qualità, sugli aspetti dell'innovazione e sui campionari e ha ricordato come tra le varie iniziative a sostegno del settore messe in campo dalla Regione, siano stati dirottati finanziamenti CIPE per progetti volti a sostenere la ricerca del sistema universitario regionale, in materia di nuove tecnologie di produzione, nuovi materiali. Inoltre il distretto del calzaturiero ha a disposizione un milione di euro per la progettazione e le domande relative si possono già presentare.
Le Marche sono in testa alle esportazioni italiane di calzature in Russia, con 198,6 milioni di euro nel 2003, evidenziando, rispetto al 2002, un ulteriore aumento (+2.5%) e, anche nella quantità, un incremento del 3%, passando a 4,9 ml di paia, dato molto significativo in un momento di particolare difficoltà del comparto e in controtendenza rispetto all'Italia.
Le Marche staccano di molto le altre regioni, si pensi che la seconda regione, il Veneto, esporta 45 milioni di euro.
La Russia è al 12 posto per le vendite di calzature italiane con 4,7 ml di paia mentre risulta al 6 posto per fatturato (con un valore del venduto pari a 260,8 ml di euro nel 2002).
In linea di massima, a livello italiano, c'e' uno sforzo per contenere i prezzi a fronte di una competitività internazionale sempre più agguerrita, mentre per il distretto marchigiano tale tendenza non sembra confermata, il che farebbe pensare che i nostri produttori puntano sempre di più su produzioni di fascia alta.
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29/04/2004
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