L'agricoltura si riorganizza
| ANCONA - Una proposta di legge trasferisce le competenze gestionali agli enti locali.
Un nuovo assetto delle funzioni amministrative in materia di agricoltura: è quanto prevede una proposta di legge della giunta, che va a modificare la normativa del 1998 (l.r. 24/98). "Occorre interpretare lo spirito del Titolo V della Costituzione ha commentato l'assessore all'agricoltura Giulio Silenzi - e liberare definitivamente la Regione dalle funzioni gestionali. Per raggiungere questo obiettivo occorre potenziare le competenze di Comuni, Province e Comunità montane e favorire la crescita dell'efficienza del settore agricolo." Silenzi sottolinea che si tratta di un processo che dovrà essere completato per la fine dell'anno, infatti il 31 dicembre è il termine previsto per il trasferimento anche delle risorse finanziarie, umane e organizzative.
Vengono trasferite ai Comuni le funzioni amministrative relative alle seguenti competenze: riconoscimento qualifiche professionali in materia di agricoltura; autorizzazione attività agrituristica, vivaistica; raccolta piante ufficinali; interventi di educazione alimentare; autorizzazione e vigilanza per l'abbattimento delle piante di olivo; dichiarazione per l'immatricolazione e il passaggio di proprietà delle macchine agricole; agevolazioni fiscali per la proprietà contadina; vincolo di indivisibilità dei fondi rustici acquistati con agevolazioni pubbliche.
Alle Comunità Montane sono assegnate le funzioni amministrative per l'utilizzazione dei beni agrosilvopastorali della Regione; la raccolta, produzione, lavorazione, commercializzazione funghi e tartufi; taglio di boschi in aree soggette al vincolo idrogeologico; gli usi civici. Il ruolo delle Province viene esaltato in quanto dovranno, come enti di riferimento di area vasta, partecipare alla programmazione delle politiche agricole e rurali e alla gestione dei finanziamenti comunitari.
Alle Province vengono poi, tra l'altro, demandate le funzioni amministrative per la denuncia di inizio attività e la tenuta degli elenchi degli operatori biologici; l'autorizzazione per il carburante a prezzi agevolati; la tenuta dell'elenco dei motori agricoli. Infine la proposta prevede anche interventi di semplificazione del quadro normativo come la soppressione di licenze e denunce di trebbiatura e sgranatura a macchina di cereali e leguminose e l'abrogazione di leggi regionali non più operanti.
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13/04/2004
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