Una chiesa per Mel Gibson, sarà inaugurata domani, giorno di Pasqua
| MALIBU Il regista ha fatto costruire la chiesa nella sua tenuta, versando 5,1 milioni di dollari alla Fondazione Holy Family Catholic.
Sarà inaugurata domani, giorno di Pasqua a Malibù, secondo quanto riportano alcuni rotocalchi, scrive Giancarlo Padula, giornalista e scrittore, autore del libro I segreti della Passione di Cristo (Edizioni Tabula fati), uscito in contemporanea con il film di Mel Gibson, la chiesa che il regista australiano si è fatto costruire nella sua tenuta, versando 5,1 milioni di dollari alla Fondazione Holy Family Catholic.
La costruzione ospita solo 70 persone. Durante il soggiorno romano Gibson si recava ogni mattina dal suo consigliere spirituale, padre Jean Charles Roux, figlio dell'ex ambasciatore presso la Santa Sede, che abita sull'Appia antica, un novantenne che celebra ancora la Messa in latino, "una Messa dura, estrema, che riporta a una sorta di Medioevo dell'anima", scrive Gabriella Montali sul settimanale Oggi, "l'ansimare del Salvatore è rivissuto con straziata partecipazione da Charles-Roux, che celebra senza mostrare il volto, chino sul calice consacrato, gli occhi chiusi, perso in una dimensione che sfugge allo sguardo incredulo.
La sua voce a volte si fa piccola come quella di un bimbo, altre volte roca come quella della vecchina delle fiabe. Questa è la Messa che ha ispirato Gibson, che ne ha in parte determinato la conversione". Padre Roux che indossa due medaglie legate da un nastro di velluto nero, una è di Giovanna D'Arco e l'altra dell'ex regina di Francia Maria Antonietta, decapitata durante la Rivoluzione Francese, ha detto alla giornalista di Oggi che Gibson è guidato dallo Spirito santo ed ha un carattere simile a quello di padre Pio.
L'ho capito appena l'ho visto: Gibson è una persona incaricata dall'alto per una missione sulla terra. Ha fatto il film per mostrare al nostro mondo insensibile e decristianizzato, quanto il Salvatore ha sofferto a causa nostra". L'ha detto in modo violento, pesante, senza gusto, sostiene qualcuno.
L'ha detto in modo reale, comprensibile a tutti, dico io. Chi è sensibile e devoto, spiritualmente raffinato, percepisce il dolore di Gesù anche con rappresentazioni lievi. Ma la maggior parte della gente ha bisogno di un messaggio più forte, per capire. Per loro, per tutti ha lavorato Gibson, infaticabile come un apostolo.
Del resto, come dicevo è lo stesso Spirito Santo che emana dalla personalità magnetica di quell'artista contagioso. S' Mel è contagioso per tutti. Per i suoi attori, affiatatissimi e come uniti da una sacra corrente. Stretti in qualcosa di più simile a una congregazione apostolica che a una normale troupe. Jim Caviezel, l'interprete di Gesù, in particolare, con Gibson aveva un feeling eccezionale. Si affidava totalmente al regista, di cui intuiva i pensieri e volontà, senza nemmeno bisogno di guardarlo. Sembrava addirittura il suo sostituto".
A proposito delle accuse di antisemitismo padre Roux ha detto che il regista australiano era sgomento e diceva: "Nessun cristiano può essere antisemita, dal momento che il Redentore stesso era un figlio di Davide".
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10/04/2004
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