"L'assessore all'urbanistica Sestri potrebbe non uscire indenne dalla verifica di metà mandato, che il sindaco Martinelli ha annunciato da tempo per il periodo immediatamente successivo alle elezioni provinciali". Parole di Benedetto Marinangeli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, a giudicare dalle quali le dimissioni dell'assessore prima di giugno potrebbe non apparire un'ipotesi così remota.

Sestri, infatti, ha sostenuto in più di un'occasione, e ancora recentemente, di non dover restare per forza in giunta: nel caso in cui l'orientamento dei partiti fosse chiaro, preferirebbe forse rassegnare le dimissioni piuttosto che essere accompagnato alla porta.

Per il capogruppo di AN Emidio Galiè la questione non si pone in termini così drastici: "è vero che ci sarà una verifica dopo le provinciali, ma è prematuro dire se e chi dovrà lasciare la sua posizione. Sestri ha commesso sicuramente qualche errore, ma sarà la maggioranza nel suo complesso a dire quali cose sono andate bene e quali hanno bisogno di una verifica".

Ma quali errori avrebbe commesso Sestri?
Risponde Galiè: "l'assessore avrebbe potuto concordare con noi alcune sue scelte. Diciamo che ha compiuto qualche passo sbagliato e che comunque è il Consiglio e la maggioranza che esso esprime a dare l'indirizzo e ad esercitare il controllo sull'operato della giunta. Un assessore è espressione del Consiglio comunale".

I prossimi giorni non trascorreranno senza ulteriori potenziali occasioni di conflitto tra Sestri i partiti. Questi ultimi potrebbero infatti decidere di portare nel Consiglio successivo a quello di giovedì 11 marzo un ordine del giorno per la trasformazione delle zone D2 in direzionale, giusto pochi mesi prima della presentazione della bozza del nuovo Piano Regolatore da parte dell'ing. Bellagamba, incaricato della sua stesura (motivo della contrarietà da parte dell'assessore).

C'è poi il convegno sull'urbanistica che Sestri sta organizzando per il 27 marzo: altro esempio, secondo Marinangeli e Galiè, di iniziativa "in solitaria" dell'assessore. Anzi: secondo Marinangeli "la ciliegina sulla torta".