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Moscio 0-0 nel derby Samb-Giulianova

San Benedetto del Tronto | Samb e Giulianova danno vita ad un derby piatto, con poco gioco e con assenza di agonismo.

di Veleno

Nel giorno della riconciliazione tra Gaucci e gli Ultras, del volgiamoci bene,  anzi,  meglio,del non facciamoci del male come direbbe Moretti, la Samb fa flop. Certo un derby è pur sempre un derby.

Pieno di incognite, di nervosismo, di patos sportivo, di paure ancestrali,metteteci pure quello che vi pare, però un pizzico di pepe per ravvivare questo minestrone insipido  ci andava  messo. E si, cavolo,  se il gioco , il sale dello spettacolo calcistico, manca, almeno il peperoncino , l'agonismo, va messo. Invece niente di niente. Quindi un derby piatto come il mare in un' afosa giornata d'agosto.

Qualche piccolo sussulto c'è stato ma troppo poco per annoverare questo derby tra quelli decenti. Sostanzialmente due i brividi che hanno percorso la nostra schiena. Il primo sul finire del primo tempo quando Napoleoni ha ciccato una palla gol a due passi dalla porta, l'altro, veramente gelido, sul finire dell'incontro quando, per la solita distrazione difensiva, la palla è andata a Cau solo, soletto in mezzo all'area.

Un tocco felpato, con  Aprea fuori causa, e la palla che lentamente sfila sul fondo. Per percorrere meno di 10 metri la palla ha impiegato...un' eternità. Ebbene quella è stata l'unica iniezione di adrenalina dell'incontro.

Comunque sotto il sole nulla di nuovo. Come ho sempre detto, quando la Samb è costretta a fare gioco s'impantana perché non ha un suo gioco. E' vero che per tutto il secondo tempo i rossoblu hanno pressato nella loro metà campo il Giulianova ma per Puggioni è stata comunque una giornata tranquilla, senza patemi. Non un cencio di schema per portare al tiro qualcuno.

Anche le punizioni erano battute senza un minimo di inventiva:rincorsa a testa bassa, calcione poderoso e palla sulla barriera.

Quindi ce ne torniamo a casa con le pive nel sacco, mesti e sconsolati. Abbiamo mancato un'occasione per distanziare il Lanciano sconfitto a Teramo e per tenere a bada un Benevento che zitto, zitto, con un guizzo da 6 punti in due partite ci scavalca.

E adesso? Adesso so cavoli amari. Nella prossima giornata il Benevento potrebbe allestire una marcia trionfale con il modestissimo Paternò mentre a noi tocca rosicchiare un osso duro chiamato Sora, affamato di punti salvezza. Ho l'impressione che,nonostante le feste della riconciliazione,  sor Luciano abbia un diavolo per capello.

07/03/2004





        
  



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