Mezz' ora di battaglia tra tifosi livornesi e polizia ieri sera dopo la partita tra Livorno e Ascoli.

Sono circa 70 i tifosi ascolani identificati dalla questura livornese ieri sera prima che lasciassero la città per fare ritorno ad Ascoli dopo aver assistito alla partita contro il Livorno.
  
La polizia livornese ha avviato una serie di accertamenti per cercare di individuare i responsabili del lancio in campo di due grossi petardi.
 
La polizia scientifica sta anche esaminando i filmati per individuare e identificare con certezza coloro che a tratti hanno fatto il saluto romano e hanno esposto per pochi istanti una bandiera raffigurante una croce celtica, prontamente rimossa dagli agenti della Digos livornese.

Gli incidenti sono avvenuti a circa 4 chilometri di distanza dallo stadio quando il pullman che trasportava i tifosi ascolani stava transitando sul lungomare di Antignano per lasciare la città.
  
Improvvisamente è scattata una fitta sassaiola da parte di una cinquantina di livornesi nascosti dietro le auto in sosta e nei giardinetti che costeggiano la carreggiata. Mentre il bus ascolano con parte della scorta proseguiva nel viaggio, per evitare altri problemi, decine di agenti del Reparto mobile della polizia hanno fronteggiato i livornesi e 12 poliziotti sono rimasti contusi e lievemente feriti.
  
Due giovani livornesi sono stati fermati e trovati in possesso di sassi e bastoni e sono stati denunciati.

«Non si può andare avanti così - ha detto il questore Antonino Puglisi- perchè Livorno è una realtà unica in Italia per queste situazioni. Non siamo disposti a tollerare altri incidenti».
  
La polizia, per altri motivi, è dovuta intervenire anche con i tifosi ascolani, una sessantina, che nel corso della partita avevano fatto esplodere due grossi petardi.

Uno scoppio, per alcuni momenti, ha intontito un agente della Digos livornese. I tifosi bianconeri, una volta raggiunta la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e scongiurato il pericolo di altri contatti con la tifoseria avversaria, sono stati tutti identificati.