Nella seduta del 23 marzo scorso il consiglio di amministrazione dell'Unagro (Unione nazionale produttori associati ortofrutticoli ed agrumari) ha deliberato all'unanimità l'adesione all'Aneioa (Associazione Nazionale Esportatori e Importatori di prodotti Ortofrutticoli ed Agrumari), organismo di categoria indipendente che rappresenta gli imprenditori del settore ortofrutticolo.

L'Aneioa è stata costituita nel 1935 e dal 1949 ha assunto la forma di Associazione, ricoprendo da oltre cinquant'anni un ruolo fondamentale ed insostituibile nel favorire lo sviluppo delle aziende impegnate nell'attività di export-import in un settore che nel tempo ha contribuito in maniera rilevante all'affermazione del "made in Italy" nel mondo.

Già da qualche mese tra l'Unagro e l'Aneioa (rappresentata dal presidente Luigi Peviani e dal vicepresidente Leo Bollettini, quest'ultimo membro del consiglio di amministrazione dell'Unione), è stato redatto un Protocollo d'intesa, ora al vaglio degli organi delle parti, che prevede tutta una serie di iniziative comuni rivolte alla penetrazione dei mercati ed all'espansione sull'intero territorio comunitario, tenendo conto anche dell'ormai prossimo allargamento della UE.

Ora, con l'iniziativa dell'adesione, il patto si rafforza e si espande, rendendo reali tutti i possibili coinvolgimenti dei due organismi in azioni comuni aventi come obiettivo la convergenza su determinate problematiche che, superando gli ostacoli insiti nella crisi che il settore ortofrutticolo attraversa in tutte le sue componenti, vengono ad essere affrontate con maggiore determinazione e rinnovato vigore sino a poter puntare, con motivata fiducia, all'ottenimento di risultati che possano costituire motivo di certezza per un piano di sviluppo che, passando per l'interprofessione, produca effetti positivi e duraturi nel tempo.

Dopo l'accordo tra l'Unagro e l'Assitrapa, la più rappresentativa tra le associazioni alle quali aderiscono le industrie di trasformazione, con l'adesione all'Aneioa si chiude il cerchio all'interno del quale ogni singolo segmento della filiera, pur mantenendo la sua indipendenza e le sue peculiarità, trova stabilità e vigore.