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Piceno sconosciuto: un rimedio con la Borsa dell'Enogastronomia e dell'Artigianato

San Benedetto del Tronto | Destagionalizzare il turismo e far conoscere entroterra e tipicità è lo scopo della Bea. Dall'8 al 10 maggio

di Giovanni Desideri

San Benedetto e il Piceno giocano la carta della Bea (Borsa dell'Enogastronomia e dell'Artigianato, al Palacongressi dall'8 al 10 maggio) per far conoscere in Italia e all'estero l'entroterra e le tipicità e creare le premesse per la destagionalizzazione del turismo. Iniziativa in collaborazione con la più importante rassegna enologica italiana, il Merano International Winefestival (dal 6 all'8 novembre), che quest'anno vedrà le Marche come ospite d'onore (ammesse dieci aziende vitivinicole e dieci alimentari, sulle ottanta selezionate in una prima fase). Al Palacongressi verrà pubblicizzato il festival di Merano, quest'ultimo farà altrettanto nei confronti della Bea 2005.

Gli ospiti (tour operator e giornalisti di testate nazionali) verranno divisi in gruppi e ogni giorno partiranno per i diversi tour, durante i quali visiteranno chiese, teatri, musei, degusteranno piatti preparati nelle taverne, osterie e ristoranti e potranno soffermarsi ad ammirare gli artigiani che lavorano i loro prodotti nelle botteghe.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina (lunedì 29 marzo) presso la sede del Consorzio Turistico "Riviera delle Palme" da organizzatori e politici (il presidente del consorzio Marco Calvaresi e il suo vice Andrea Infriccioli, Helmut Kocher (presidente della "Gourmet's International", società che organizza il Merano International Winefestival), il vice sindaco di San Benedetto e consigliere provinciale Piunti, l'onorevole Scaltritti, gli assessori regionali Agostini (finanze) e Silenzi (agricoltura), l'assessore provinciale Paola Armellini (attività produttive), l'assessore comunale Gabrielli (turismo), il vice presidente della Camera di Commercio di Ascoli Alceo Marcozzi, la direttrice della CNA provinciale Maria Desirée Basili, il coordinatore cittadino di Forza Italia Forlì).

Su proposta di Kocher, Calvaresi e Gabrielli hanno accettato di organizzare durante la Bea di quest'anno un convegno per illustrare la specificità di alcuni prodotti tipici italiani rispetto a quelli esteri commercializzati con etichette identiche (fatto l'esempio dei vini "Amarone" e "Brunello": etichette che australiani e californiani potranno utilizzare grazie ad una direttiva europea del 17 febbraio scorso).

Kocher ha citato inoltre alcuni dati del Merano International Winefestival: severa selezione su base qualitativa delle aziende ammesse (200 su 1200 domande nel 2003), ma anche del pubblico (55 euro il costo del biglietto di ingresso, che ha attirato comunque seimila persone lo scorso anno).

Qualità e sinergia sono stati i due principali temi su cui si è insistito: qualità dei prodotti e dell'offerta turistica (sfruttando l'"unicità" del paesaggio e del patrimonio artistico) e sinergia tra Enti Locali e soggetti privati nella promozione del Piceno. Scaltritti e Silenzi hanno sintetizzato i due aspetti parlando della necessità di creare suggestioni legate al territorio ("come avvenuto per le Langhe o Montalcino") per stimolare l'immaginario del turista, sulla base della qualità che il territorio stesso sa offrire.

Auspici per il futuro. Quanto al presente, Maria Desirée Basili ha lamentato l'emarginazione del sud delle Marche e di San Benedetto nell'informazione regionale della Rai e la scarsa organizzazione collaterale in occasione di spettacoli di valenza internazionale (mancata apertura di bar e ristoranti all'uscita di mostre e spettacoli).

Polemica anche da parte di Bruno Gabrielli per l'emarginazione del Piceno nell'ambito della promozione del turismo da parte della Regione (portata a esempio l'ultima edizione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano a febbraio). Gabrielli ha anche sollecitato i privati a muovere verso gli stessi obiettivi perseguiti tramite la Bea. Marcozzi ha rispedito al mittente: "gli imprenditori devono recuperare tranquillità ed entusiasmo attraverso la creazione da parte del settore pubblico delle condizioni strutturali per la destagionalizzazione".

Maggiore accordo sulla necessità di puntare sul turismo per il futuro dell'economia locale, sfruttando la globalizzazione come opportunità (Kocher) piuttosto che come minaccia (Armellini, a proposito della crisi industriale del Piceno).

Piunti e Scaltritti hanno citato i provvedimenti che hanno promosso nelle rispettive funzioni: la proposta fatta presso la Provincia di Ascoli per la messa in rete delle tipicità e la Legge Quadro 135 del 2001 (riconoscimento dei "Sistemi Turistici Locali"). Piunti ha anche suggerito di puntare sul turismo religioso.

29/03/2004





        
  



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