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Convegno con successo di pubblico

| FABRIANO - “Aquila reale, Lanario e Pellegrino nell'Italia peninsulare – Stato delle conoscenze e problemi di conservazione”.

Organizzato dal Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, sabato 27 Marzo 2004, s'è tenuto a Serra San Quirico al teatro di S. Maria del Mercato, il convegno intitolato "Aquila reale, Lanario e Pellegrino nell'Italia peninsulare Stato delle conoscenze e problemi di conservazione". Appuntamento con partecipatissimo, visto che mai come in questo caso, il superlativo assoluto può essere usato. Infatti, la storica ex chiesa di questo antico e suggestivo borgo, è stata riempita sino all'ultimo ordine di palchi. Oltre 300 i partecipanti (dalle prenotazioni ne erano previsti 250) a questo Convegno, dove si sono riuniti i massimi esperti italiani del mondo faunistico ed ornitologico nazionale.

Entusiasta il vice presidente della Comunità Montana, Riccardo Maderloni, che dopo il saluto del Sindaco di Serra Gianni Fiorentini, ha commentato "Si apre oggi, ufficialmente e in pompa magna, l'attività di studio e ricerca scientifica nel Parco, in funzione della quale verrà incrementata l'azione di educazione ambientale, presupposti in base ai quali perseguire la tutela del patrimonio faunistico nell'area protetta". Maderloni, anche assessore con delega al Parco, ha posto l'accento sul grande valore scientifico rappresentato dai più di sessanta ricercatori provenienti da tutte le regioni italiane, confrontatisi sullo stato delle conoscenze di queste rare specie, nel cuore del Parco della Gola della Rossa e Frasassi, e in quelli del Piemonte, Toscana, Marche, Umbria, Lazio Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria.

Per quanto concerne il Parco della Gola della Rossa, con importanti varietà di rapaci che vanno ben oltre le tre specie allo studio, il punto lo hanno fatto Massimiliano Scotti e Jacopo Angelini, evidenziando che sono molti gli ambienti cosiddetti prioritari (suddivisi in rupicoli, habitat forestali e praterie secondarie) e rappresentano gli elementi centrali per la crescita e lo sviluppo di queste specie di rapaci. Nel Parco sono presenti, una coppia di aquile che si riproduce regolarmente ed ha un tasso di involo dei piccoli in media con tutto il resto della popolazione Italiana, tre coppie di Lanario (specie prioritaria) e cinque coppie di Pellegrino.

Popolazione in aumento giacchè all'interno dell'area protetta trovano nelle gole e rupi i siti di nidificazione adatti, e sulle praterie le risorse alimentari. Il quadro a livello nazionale,  come prospettato dai ricercatori dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, per molte specie è migliorato, rispetto agli anni buoi del dopoguerra, ciò grazi alla consapevolzza di una curata azione di conservazione. Tuttavia, permangono alcuni aspetti critici che gettano ombre sul futuro. Da un alto non tutte le specie si sono riprese a seguito degli interventi attuati ma al contrario alcune sono o estinzione o prossime ad essa: è il caso dell'Aquila del Monelli e del capovaccaio.

Dall'altro ci sono gli interventi sul territorio, incompatibili con la conservazione delle specie, in particolare la realizzazione di centrali eoliche o infrastrutture di vario genere, o la trasformazione delle politiche agricole. Quindi, è importante continuare ad eseguire monitoraggi per sapere come si evolvono le situazioni, quali sono i riflessi degli interventi, tenendo sempre alta la guardia sulle poetiche di conservazione. Raggiunti pienamente (con le sentite e reiterate congratulazioni di tutti i partecipanti) gli scopi essenziali dell'iniziativa, concordata con il Centro Italiano Studi Ornitologici e l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, in base a cui sono state aggiornate le conoscenze di base disponibili sulle tre specie nell'Italia peninsulare ed iniziata l'istituzione di un coordinamento per il monitoraggio delle tre specie nella stessa area.

Nell'occasione (che ha rappresentato anche un'importante azione di promozione turistica del territorio della Comunità Montana articolate in più giorni) con il contributo di produttori locali, sono state offerte degustazioni di prodotti del territorio che vanno dall'acqua che sgorga nel parco ai salumi ed altro. La perfetta organizzazione del Convengo è stata opera della Società Hesis Natura Turismo e Cultura srl, che si è avvalsa della partecipazione delle hostess dell'Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e per il Turismo di Fabriano. Da ricordare la giornata di domenica 28 quando si terrà in tutta Italia la Festa Nazionale della Piccola Grande Italia, un momento di riscatto dei piccoli centri che rappresentano il cuore pulsante e sano della nazione. L'iniziativa, che si avvale dell'alto patronato del Presidente della Repubblica, è organizzata da Legambiente.

Il Parco Gola della Rossa e di Frasassi, ha aderito partecipando con una visita guidata a Monte Revellone con partenza dal valico di Castelletta alle ore 9,30. Al ritorno, nella Casa del Parco, degustazione di prodotti enogastronomici e dolci locali con la collaborazione degli abitanti. Nel pomeriggio, la degustazione si terrà nella sede del Parco a Serra San Quirico. Con l'occasione, vogliamo ricordare che continua l'iniziativa "L'Università nel Parco" con lezioni tenute dai docenti dell'Università di Urbino, tutti i giovedì nella Casa del Parco a Castelletta con inizio alle ore 16. Non si terrà solo questa iniziativa a Castelletta ma, con l'apertura domenicale già iniziata, saranno proposte interessantissime novità su cui saranno date dettagliate e tempestive informazioni.

29/03/2004





        
  



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