Rivisitare la pezzatura minima del pescato per salvare la pesca dell'Adriatico.
Porto San Giorgio | Il rappresentante degli operatori ittici della Confcommercio Lorenzo Rossi, conferma che gli effetti del fermo pesca sono sempre più scrasi, per salvare la situazione occorrono dei provvedimenti.
di Alessio Carassai
Il fermo pesca che oramai da qualche anno si applica nel mese di agosto per ripopolare le specie, non sta dando i risultati sperati e ora si corre il riscio che il pescato non sia più sufficiente alla richiesta.
"Da 12 anni nel mese di agosto si applica il fermo pesca - ha spigato Lorenzo Rossi rappresentante degli operatori ittici della Confcommercio - ma i risultati che ci aspettavamo non si fanno vedere. Oggi la situazione è stazionaria, ma è la tendenza degli ultimi tempi a dare da pensare, infatti, fatta eccezione per i due mesi di settembre e ottobre, cioè subito dopo il fermo pesca in cui c'è abbondanza di prodotto, il resto dell'anno il pesce scarseggia".
Una situazione scomoda visto che il pescato nel resto dell'anno non riesce a rispondere alle esigenze del territorio. "Si corre il rischio - ha continuato Rossi - che la tipica frittura dell'Adritico sparisca dalle nostre tavole. Per aiutare la pesca bisogna mettere mano alla pezzatura minima dei pesci. Le normative europee in fatto di pezzature vanno bene nel nord Europa, nel Mediterraneo, ma l'Adriatico è un mare chiuso e anche i suoi pesci sono più piccoli. Forse sarebbe utile rivedere la pazzatura minima per dare nuovo slancio al mercato".
"Da 12 anni nel mese di agosto si applica il fermo pesca - ha spigato Lorenzo Rossi rappresentante degli operatori ittici della Confcommercio - ma i risultati che ci aspettavamo non si fanno vedere. Oggi la situazione è stazionaria, ma è la tendenza degli ultimi tempi a dare da pensare, infatti, fatta eccezione per i due mesi di settembre e ottobre, cioè subito dopo il fermo pesca in cui c'è abbondanza di prodotto, il resto dell'anno il pesce scarseggia".
Una situazione scomoda visto che il pescato nel resto dell'anno non riesce a rispondere alle esigenze del territorio. "Si corre il rischio - ha continuato Rossi - che la tipica frittura dell'Adritico sparisca dalle nostre tavole. Per aiutare la pesca bisogna mettere mano alla pezzatura minima dei pesci. Le normative europee in fatto di pezzature vanno bene nel nord Europa, nel Mediterraneo, ma l'Adriatico è un mare chiuso e anche i suoi pesci sono più piccoli. Forse sarebbe utile rivedere la pazzatura minima per dare nuovo slancio al mercato".
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27/03/2004
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