Uniti per combattere il campanilismo, questo l'invito del presidente della Pro Loco.

Falerone | In una lettere il presidente della Pro Loco Eliano Pistolesi è stato chiamato ad intervenire per cancellare alcune offensive scritte disegnate su un muro.

di Alessio Carassai

Il presidente della Pro Loco di Falerone proprio sabato scorso ha trovato presso la sede sociale una lettera nella quale è stampata la fotografia dello scorcio di un muro cittadino ormai da tempo si è divertita a scarabocchiare con frasi offensive nei confronti dei cittadini della frazione Piane di Falerone. Anche se nella lettera non sono riportate altre scrite anche queste offensive nei riguardi dei cittadini del paese vecchio. Da precisare che nelle lettera vengono riportate delle frasi molte importanti.

"Provvedete a cancellare questa dimostrazione di inciviltà cittadina con questi fatti è inutile invocare una collaborazione tra cittadini -(firmato) - gli abitanti faleronesi di piane".

Sull'argomento il presidente della Pro Loco dissociandosi da tali atti di vandalismo, ha voluto però esaminare la cosa, confermando comunque che farà il possibile sempre all'interno delle sue compentenze per risoplvere la situazione. Il tutto precisando che bisogna fare comunque uno sforzo comune per emarginare questi atteggiamenti così irriguardosi, anche nei confronti della stessa lettera dove si evidenzia un certo campalinismo.

"Proprio per evitare questi fatti - ha precisato il presidente Eliano Pistolesi - ritiengo sia di primaria importanza la collaborazione di tutti nel sentirci e nel sensibilizzarci come cittadini di un'unica realtà. Se questo sentimento oggi esistesse queste frasi non sarebbero state scritte. Mi auguro inoltre che chi ha scritto questa lettera non si limiti a dare giudizi sterili o a fomentare il campanilismo, ma che si faccia avanti comprendendo l'importanza dell'unione per migliorare in tutti i sensi cercando forse di essere meno presuntuosi nel firmarsi: "gli abitanti "faleronesi" di piane", in quanto questa frase, così com'è, raggrupperebbe la firma di 2000 cittadini che se anche si potrebbe immaginare siano giustamente offesi dalle scritte non si può ipotizzare che 2000 cittadini approvino nella totalità la frase in questione".

23/03/2004