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"Il Direttore Sanitario, uscito dalla porta, rientra dalla finestra"

Ascoli Piceno | Considerazioni di Guido Castelli, consigliere regionale di AN, sulla riforma sanitaria recentemente varata dalla Regione.

di Guido Castelli*

La riforma sanitaria recentemente varata dalla Regione, con la costituzione della cosiddetta Azienda Unica Sanitaria Regionale, avrebbe dovuto operare un vero e proprio "disboscamento" dei troppi dirigenti che affollano il Servizio Sanitario Regionale e ne deprimono gravemente i bilanci. Le buone intenzioni (ammesso che quelle di D'Ambrosio possano essere definite tali) sono tuttavia destinate, come recita l'antico adagio, a lastricare le vie dell'inferno.

E così, non più tardi di un mese fa, l'Ass. reg.le alla Sanità Melappioni annunciò la reintroduzione di ben quattro direttori amministrativi (uno per ogni provincia delle Marche) e di 13 direttori sanitari (uno per ogni zona territoriale). Nel replicare ad una precisa contestazione del sottoscritto circa l'inopinato aumento di costi indotto da un simile arruolamento straordinario, Melappioni preciso' che, proprio per ragioni di risparmio, i direttori sanitario sarebbero stati individuati tra i dipendenti del Servizio Sanitario Regionale. Ma le raccomandazioni dirette al risparmio, come è noto, dalle parti della Asl n.13 (ora zona territoriale ) non hanno mai troppa fortuna.

L'Ing. Maresca, padre padrone della sanità picena, infatti - pur di salvaguardare il suo fido direttore sanitario (che per l'appunto non è un dipendente ASL) – ha confezionato una bel provvedimento che grazie all'ennesima consulenza esterna mira a far rientrare dalla finestra l'ex super-dirigente uscito dalla porta. Non è dato conoscere il costo di un'operazione (comunque onerosa) che cade significativamente proprio nel periodo in cui la Regione si accinge a tagliare decine di posti letto nei nostri ospedali.

La cosa più grave, tuttavia, è che l'oggetto della consulenza riguarda attività che il professionista avrebbe dovuto aver già espletare da anni quando rivestiva a tutti gli effetti la qualità di direttore sanitario della ASL n.13. Lo sviluppo dei rapporti tra Dipartimenti Ospedalieri e medicina del territorio (questo è l'oggetto del contratto aureo escogitato da Maresca) è una precisa direttiva che già dalla riforma Bindi, poco meno di dieci anni or sono, gravava sul direttore sanitario della nostra ASL.

A questo punto un interrogativo è obbligatorio: se quelle attività di integrazione tra ospedale e territorio non sono state sviluppate da colui che aveva l'obbligo di farlo negli ultimi cinque anni, come si pensa di incaricare la stessa persona, con una consulenza supplementare, per conseguire obiettivi che non ha saputo o potuto raggiungere ? Misteri della sanità picena che l'Ass. Melappioni spero voglia svelare  rispondendo ad una specifica interrogazione presentata dal sottoscritto sul punto. La sensazione (si fa per dire) è che comunque i tanti proclamati risparmi sanitari vengano regolarmente smentiti dalla continua dissipazione di risorse.  Melappioni per dimostrare che mi sto sbagliando non ha che una strada: impedire  la consulenza in questione e ripristinare un po' di rigore finanziario nella nostra ASL. Gliene sarebbero grati molti tra  cittadini e operatori sanitari

*cons.reg.le AN

22/03/2004





        
  



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