Franco Belletti non ci sta a subire, inerme, le accuse e le "minacce" del gruppo facente capo a Franco Lattanzi che, dai banchi di minoranza, insiste sulla volontà di rivolgersi alla Procura della Repubblica in merito a pratiche urbanistiche passate mercoledì in consiglio comunale.

Non ci sta e da' voce al pensiero del partito che rappresenta, i Ds, ma anche degli alleati Margherita e Sdi.

"Stiamo stufi di attacchi strumentali di questo tipo. Noi non abbiamo nulla da temere e dovrebbero averlo capito pure loro: nell'arco di questo mandato hanno chiesto ed ottenuto, senza nessuna resistenza da parte nostra, quintali e quintali di documenti senza trovare mai nulla. Non abbiamo niente da temere, siamo tranquilli".

Nel difendere la coalizione tutta, Belletti non manca di scendere nei dettagli politici della questione. "Chi si professa di centro sinistra e sostiene di lasciare le porte aperte per un confronto, non può certo farlo minacciando di andare davanti alla Procura della Repubblica - incalza mostrandosi piuttosto irritato da quanto accaduto - Siamo stufi ed intendiamo rispondere con gli stessi loro mezzi".

Ci va giù pesante, Belletti, e ricorda anche un particolare momento del consiglio comunale dell'altra sera.

"Nel momento in cui il civico consesso è stato chiamato a votare un ordine del giorno contro i tagli del governo, loro che si professano di centro sinistra hanno preferito abbandonare l'aula insieme ad Alleanza Nazionale. Nel momento in cui dovevano dimostrare, con i fatti, di che pasta sono, hanno preferito andarsene. Se questa è l'anima di sinistra.... Noi riteniamo che i loro attacchi mirino ad un solo obiettivo, quello che è il loro unico interesse: mandare a casa l'attuale classe dirigente per motivi esclusivamente personalistici".

Certo è che uno scambio di vedute tanto colorito, lascia presagire che le strade degli allora Democratici e Popolari e della coalizione di centro sinistra siano oramai ben distinte tra loro ed ipotetici punti di contatto paiono sempre più remoti.