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Di Pucchio: "La Samb dovrà essere molto determinata a Sora"

San Benedetto del Tronto | L'ex tecnico del Sora ed ex giocatore della Samb descrive le caratteristiche del prossimo avversario della compagine rossoblù. Di Pucchio racconta l'esperienza da giocatore della Samb e le sue speranze di una chiamata da parte di Gaucci.

di Luca Bassotti

"Ci ho pensato, ma alla fine è rimasto solamente un mio pensiero". Ci ha sperato fino all'ultimo Claudio Di Pucchio a diventare il nuovo allenatore della Samb dopo l'esonero di Trillini, anche perché sarebbe stato proprio un bello scherzo del destino quello di affrontare subito il Sora. La squadra della sua città e che lo ha consacrato come giocatore prima e come allenatore poi. In quest'ultima veste è praticamente un'istituzione a Sora, visto che ha guidato la compagine bianconera per ventuno anni, ottenendo ben sei promozioni. "Questa società si è identificata in me ed io in essa – descrive Di Pucchio – C'è un rapporto particolare e viscerale".

Il sessantenne tecnico di Sora nutre comunque un particolare affetto per San Benedetto. Nella stagione 1969/70 ha militato nelle fila della Samb, collezionando 34 presenze e, nel ruolo di centrocampista, è riuscito a mettere a segno quattro reti. "Ho ottimi ricordi – dichiara Di Pucchio – Facevo parte di una squadra che credo, in serie C, la Samb non ha mai avuto. C'erano giovani interessanti come Orlandini, Migliorini, Urban e Traini, e poi elementi di esperienza come Beni, Di Francesco, Romani e Frigeri. Io sono arrivato a San Benedetto dopo aver accumulato esperienze importanti in serie A. C'è stato, però, un rammarico. Stavamo sul punto di vincere il campionato ed invece non ci siamo riusciti. Il pubblico del Ballarin? Entusiasmante, numeroso e caloroso. E pensare che in quel campionato, nelle 19 partite casalinghe, non subimmo una rete".

Ci sarebbe proprio tornato alla Samb, anche perché il suo nome è stato inserito tra i papabili tecnici chiamati ad ereditare il posto di Trillini. Per la verità lo scorso gennaio un emissario di Luciano Gaucci fece arrivare a Di Pucchio un particolare messaggio proprio del patron romano, poi non se ne fece nulla.

Per ora Di Pucchio si deve accontentare di fare l'osservatore special per il nuovo tecnico della Samb, Salvatore Vullo. "Ho avuto occasione di vedere il Sora nell'ultima partita casalinga con il Catanzaro – dice il tecnico laziale – Al di là della vittoria, sono rimasto favorevolmente impressionato dalla prestazione della compagine di Capuano. Squadra corta, con baricentro basso e con ripartenze velocissime, avendo Pasca come unico riferimento in avanti. I bianconeri sono difficilmente vulnerabili: difendono in nove e ripartono in cinque. Il Sora esprime una forza esageratamente agonistica ed insomma è ritornato ad essere una squadra".

Sarà quindi una partita difficile, quella di domenica, per la Samb, visto che il Sora arriva all'appuntamento con un ottimo biglietto da visita: cinque vittorie nelle altrettante ultime gare casalinghe. Ma la Samb non ha mai perso fuori dal Riviera. "Non so come farà giocare Vullo la propria squadra, ma la Samb dovrà essere determinata – conclude Di Pucchio – Dovrà disputare una gara molto intelligente per venirne a capo. In casa gli uomini del tecnico Capuano diventano delle furie".

Non sarà quindi agevole l'esordio sulla panchina rossoblù di Salvatore Vullo, ma il match di Sora può rappresentare, per la Samb, il classico trampolino di lancio per agganciare, in maniera decisa, la zona playoff, lontana solo un punto.

11/03/2004





        
  



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