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Dopo anni di attesa è uscito il libro di Luciano Bruni

Cupra Marittima | "Cupra Marittima e il suo territorio negli anni della Grande Guerra. Appunti di storia popolare e materiali".

di Antonio De Signoribus

Dopo anni di attesa è uscito, edito dall'Archeoclub e dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso, sedi di Cupra Marittima, il libro di Luciano Bruni dal titolo "Cupra Marittima e il suo territorio negli anni della Grande Guerra. Appunti di storia popolare e materiali". Il prezioso libro, ricchissimo di documenti e di materiale iconografico, davvero interessanti, è un punto di riferimento per tutti gli studi sul quel periodo nel nostro territorio, periodo difficile, incerto e frastagliatissimo. Dopo una attenta lettura, ecco, alcune riflessioni. Se ancora oggi si guarda dal basso la vita di molti popoli, cosa si vede se non miseria, o rassegnazione o lotta tra poveri? Se si pensa alla vertigine di quante guerre sono state fatte in nome di qualcosa e all'abisso delle vittime, si potrebbe dire ancora oggi, con Bertolt Brecht, che esse sono state nefaste, in massima parte, per la povera gente, sia tra gli sconfitti sia tra i vincitori.

A maggior ragione, questo sentimento di ingiustizia e di angoscia sale al pensiero di un tempo in cui al massacro venivano inviati non soldati volontari ma giovani, spesso giovani padri, tolti alle loro famiglie, messi in divisa, armati e male armati, e march! verso un fronte lontano, comunque ostile, nel fango delle trincee. Contadini, operai, artigiani, soldati semplici, spesso analfabeti con una vaga o nulla idea di quanto andavano a fare; sparare ad altri come loro, uccidere solo per non essere uccisi. Quanto dolore si sia consumato nel secolo da poco trascorso, è impossibile solo immaginarlo! Quanto se ne consumerà in questo appena iniziato, è impossibile immaginarlo! I secoli scorrono, inghiottendo ogni volta milioni di esseri umani che si aprono al mondo con occhi innocenti e fiduciosi e si ritrovano sotto duci, capi imperiosi, conquistatori, ma anche in finte democrazie nelle quali l'ambizione al potere e al benessere passa attraverso lo sfruttamento (manifesto e mascherato) di altre terre e popoli...

Ci sarebbe, retoricamente, da chiedersi: ma la storia insegna davvero qualcosa? Non si è piuttosto andata configurando come maestra di morte che non di vita? Queste, e tante altre riflessioni, salgono allo scorrere di queste pagine raccolte da Luciano Bruni, che con solerzia e umiltà, ha saputo mettere insieme tanti documenti (in linea con la ricerca di Marc Bloch) sulla prima guerra mondiale. "Affronto-spiega il professor Luciano Bruni-il problema delle guerre (libica e prima guerra mondiale) in relazione a Cupra Marittima, cercando di tracciarne i risvolti militari, sociali e economici che hanno attanagliato i cuprensi sullo sfondo della realtà nazionale e internazionale (bombardamenti delle navi austro-ungariche, fronte interno, mobilitazione, conversione di industrie civili in belliche, requisizioni, malattie, crisi economica, controllo dei prezzi, inflazione, disoccupazione, eccetera). E', anche, una ricerca consistente sui caduti, sui prigionieri e sui fatti bellici che hanno visto protagonisti cittadini di Cupra Marittima, di Montefiore dell'Aso, di Massignano e di altri paesi limitrofi".

Nomi conosciuti, parenti, nonni, bisnonni, tornano alla vaga memoria, riacquistano un volto nella fotografia della storia che impietosamente li ha dispersi e sepolti: ancora ci possono parlare, se vogliamo ascoltarli, più e meglio degli editti dei re e delle strategie dei generali... E questo vasto e utile lavoro di Luciano Bruni abbia allora il valore di un nuovo inizio della coscienza storica, a partire dalla locale: che l'essere umano riacquisti la sua centralità che non lasci che altri pensino e decidano per lui, che più nessuno osi offendere la su dignità, la sua laboriosa vita.

11/02/2004





        
  



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