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Le Palme del Piceno vengono riconosciute come patrimonio culturale da tutelare

Castel di Lama | In due convegni si discuterà sulla nascita di un distretto florovivaistico del territorio.

Non sono molti gli elementi, come le Palme, a costituire una delle caratteristiche più significative del Piceno dal punto di vista paesaggistico e ambientale e a testimoniare la presenza di un peculiare microclima e di un'omogenità di tradizioni. Oggi l'attenzione di esperti del paesaggio, critici d'arte, studiosi del settore e amministratori si rivolge all'esigenza di tutelare  il patrimonio arboreo e vegetativo delle Palme come vero e proprio bene culturale. In particolare proprio tale patrimonio rappresenta la base per il rilancio dell'attività turistica  e per la creazione di un distretto integrato legato al florovivaismo  e alla commercializzazione delle specie arboree, per quanto riguarda l'attività produttiva.
 
Da questo punto di vista, il Piceno si caratterizza come u bacino pressoché unico a livello nazionale proprio per la tradizione secolare legata alla coltivazione delle palme e alla loro presenza nei giardini e nel paesaggio locale, di cui hanno modificato l'assetto e la percezione. Nella Regione Marche sono presenti circa 700 vivaisti e, di questi, 490 sono annoverati nella  Provincia di Ascoli Piceno, già peraltro sede di due distretti industriali dei cinque presenti sul territorio regionale, ovvero il Calzaturiero nel territorio fermano - maceratese e l'Agroindustriale con la filiera del freddo, del pesce, dell'ortofrutta nel sanbenedettese.
 
Capisaldi dell'attività produttiva vivaistica sono i territori tra San Benedetto del Tronto e Pedaso, passando per Ripatransone, Grottammare, Cupra Marittima e Massignano e che si qualifica, di fatto, come distretto produttivo tra i più importanti in Italia. Gran parte delle palme commercializzate nella Penisola e in Europa vengono, infatti, prodotte proprio nel Piceno, ma escono sul mercato con marchi e provenienze di altre aree e di conseguenza, i produttori locali perdono un grande vantaggio rispetto al mercato dei consumatori finali. Da qui la necessità di  per l'intero comparto e il territorio di ottenere il riconoscimento di Distretto del Vivaismo per la produzione dei palmizi e piante ornamentali mediterranee da parte del Ministero delle Attività Produttive, come già lo scorso 2 ottobre 2003, è stato ribadito in seno al consiglio provinciale con un ordine del giorno approvato all'unanimità.

Appuntamento importante in tal senso sarà ora il convegno "Le palme del Piceno. Tradizione e valorizzazione del territorio", programmato per il prossimo 12 e 13 marzo 2004 a Castel di Lama e Cupra Marittima, che l'amministrazione provinciale ha voluto promuovere, in collaborazione con il comune di Cupra Marittima, l'Università Politecnica delle Marche - Facoltà di Agraria, Le Marche Segrete, Aflor Marche, Copagri Marche, avvalendosi del Patrocinio della Regione Marche - Assessorato al Turismo e della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, con l'obiettivo di evidenziare il ruolo storico e culturale svolto dalle palme nel territorio Piceno, la loro funzione ai fini della strutturazione del paesaggio urbano e rurale, le loro potenzialità turistiche ed economiche e da ultimo il riconoscimento nazionale di "Distretto delle Palme" perché esso diventi volano dello sviluppo di tutto il territorio nei prossimi anni.

03/02/2004





        
  



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