Il ritorno di Valeria Esposito
| MONTELUPONE - Mauro Navarri racconta una serata indimenticabile al "Nicola degli Angeli".
Rientro alla grande per il soprano napoletano Valeria Esposito sabato al teatro "Nicola degli Angeli" di Montelupone: questo è stato infatti il suo primo concerto dopo la recente maternità.
Accompagnata al pianoforte dal maestro Carlo Morganti la cantante ha eseguito prima arie di Donizetti, uno dei suoi autori preferiti, fra i quali anche "Prendi, per me sei libero" dall'Elisir d'amore che ha debuttato a Macerata due anni fa, poi "So anch'io la virtù magica" dal Don Pasquale, "Il faut partir" dalla Fille du regiment e "O luce di quest'anima" dalla Linda di Chamonix.
Nella seconda parte la Esposito ha invece affrontato un repertorio più "internazionale", cantando "Il sogno di Doretta" dalla Rondine di Puccini, "Je dis que rien ne m'épouvante" dalla Carmen di Bizet, "Caro nome" dal Rigoletto di Verdi e la celebre Air de la pupée dai Racconti d'Hoffmann di Offenbach. La sala, purtroppo, non era del tutto piena, ma questo ha permesso alla solista di affrontare il pubblico in maniera più "familiare", presentando ogni brano e raccontando anche piccoli aneddoti sulla sua carriera.
Applaudita calorosamente (e meritatamente) alla fine dell'esibizione, la cantante ha concesso due bis: una cavatina dalla Sonnambula di Bellini e la celebre Summertime di Gershwin che ha interpretato in maniera molto sensuale scendendo dal palco e muovendosi fra il pubblico.
Il celebre soprano, dopo essersi diplomato in canto e laureata in lingue straniere, ha intrapreso una carriera internazionale che l'hanno portata dalla "Scala" di Milano al "Teatro dell'Opera" di Roma, alla "Staatsoper" di Vienna, al "Liceu" di Barcellona, al "Colòn" di Buenos Aires fino alla "City Hall" di New York.
La Esposito ha continuato a cantare fino a qualche mese prima della gravidanza, ma fino all'ultimo si è esercitata per mantenere il proprio organo vocale perfetto in esercizio. Poi un mese fa è nata Lara (un omaggio alla Russia - il "Dottor Divago" di Pasternak - ed alla sua letteratura, materia nella quale l'artista napoletana si è laureata).
Con il concerto di Montelupone l'artista ha ripreso la propria carriera concertistica non deludendo i molti ammiratori accorsi per aver il piacere di riascoltarla: la padronanza della tecnica s'è fatta ascoltare e le ha permesso senza troppo disonore di affrontare delle partiture impervie: ad ogni attacco sembrava di sentire un po' d' "aria" prima che venisse emesso il suono vero e proprio.
Molte sono state le "filature", delle messe di voce di vero effetto, dal pianissimo al forte e di nuovo a sfumare nel pianissimo, ma un paio di volte la voce non è riuscita a sostenere tutta l'arcata del suono, è lecito supporre più per lo sforzo fisico non indifferente che per imperizia tecnica.
Infine, ultimo appunto, alcuni sovracuti, che la cantante non ha lesinato ai propri fans, erano un po' "buttati là", quasi dei gridi striduli, ma come si diceva poc'anzi, forse la cosa è dovuta alla non perfetta ripresa fisica dopo lo stress del parto.
Siamo certi che Valeria Esposito tornerà a cantare come prima (cioè ad altissimi livelli), ma forse anche più, galvanizzata da questa nuova esperienza della maternità, che l' ha lasciata veramente entusiasta e positiva.
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03/02/2004
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