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Nasce il laboratorio artigiano nel supercarcere di Marino del Tronto

Ascoli Piceno | E' la seconda esperienza italiana dopo quella di Rebibbia.

In una conferenza stampa convocata nei locali del supercarcere, adibiti a laboratorio, la direttrice Lucia Di Feliceantonio ha annunciato, con tanta soddisfazione, la nascita di una bottega artigiana in piena regola in un carcere di massima sicurezza come quello di Marino del Tronto, che ospita anche detenuti sottoposti al 41 bis. "È il secondo caso in Italia dopo quello di Rebibbia" precisa.

La cooperativa sociale Arcobaleno, che si occupa del reinserimento nel mondo lavorativo di soggetti svantaggiati, ha collaborato per avviare questa attività che da 14 anni si occupa di corsi di formazione per rilegatori.

Intanto sono cinque i detenuti che sono divenuti soci della cooperativa percependo, per il loro lavoro, una regolare retribuzione, utile per creare quelle professionalità in grado di favorire un reinserimento nella vita lavorativa una volta usciti dal carcere.

I detenuti rilegano libri, giornali e realizzano oggettistica. "Il progetto - ha dichiarato l' assessore  Emidio Catalucci - è quello di arrivare ad un marchio proprio: ma questo passa attraverso l' incremento delle commesse dall' esterno da parte di enti e privati, che cominciano ad arrivare".

28/02/2004





        
  



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