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Legge contro gli OGM

| ANCONA - Silenzi: “Bisogna scegliere da che parte stare. Le Marche sono per la qualità e i prodotti sani”.

"Una legge dalla parte dell'agricoltura e dei consumatori, che vuole tutelare le nostre produzioni, il cui valore aggiunto è la qualità." Con queste parole l'assessore Giulio Silenzi ha concluso il dibattito in consiglio regionale sulla legge, che assume una posizione intransigente nei confronti degli Organismi geneticamente modificati. Silenzi ha sottolineato che il mondo scientifico ha espresso preoccupazioni sulle possibili conseguenze dell'introduzione degli OGM, sulla salute umana, "per questo – ha affermato – abbiamo voluto far valere il principio di precauzione."

L'assessore ha ricordato l'impegno della Regione Marche a fianco di altre 9 Regioni europee, che affermano che non ci può essere convivenza tra produzioni tradizionali e OGM. "E come potrebbe esserci – si è chiesto – se, solo per fare un esempio, il mais ha un arco di diffusione di 15 chilometri? Capisco che possa essere diverso in territori estesi, dove non c'è la frammentazione poderale come nelle Marche."  "Delle due l'una – ha concluso – o siamo per la promozione di un'agricoltura di qualità, rispettosa dell'ambiente e fortemente orientata verso il biologico o siamo per gli OGM." E le Marche questa scelta l'hanno fatta con una politica complessiva volta a orientare la domanda verso prodotti sani, di qualità e tipici, attraverso anche una campagna di sensibilizzazione sull'alimentazione che parte dalle scuole materne.

Questi i punti salienti della legge:
1) "E' vietata la coltivazione di specie che contengono OGM, sull'intero territorio regionale; 2) Tale coltivazione è consentita solo nell'ambito di specifici programmi approvati;
 3) Ogni altra produzione difforme da quanto previsto verrà distrutta; 
4) Le aziende di trasformazione che utilizzano OGM sono escluse dai contributi regionali e dai marchi di qualità;
5) I prodotti contenenti OGM e che sono commercializzati sul territorio regionale devono indicarne la presenza in etichetta;
6) Negli esercizi commerciali, i prodotti OGM vanno esposti su scaffali separati;
7) I prodotti contenenti OGM sono vietati nelle mense pubbliche o private convenzionate;
8)
La politica della qualità è sostenuta con una campagna di educazione alimentare.

La legge prevede anche sanzioni ai trasgressori,  che possono raggiungere 10 mila euro. Inoltre, la Regione promuove le iniziative dei Comuni che dichiarino il proprio territorio anti-transgenico. 

25/02/2004





        
  



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