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Vendita delle scuole: nasce il “Comitato Cittadino Q”

San Benedetto del Tronto | Ne fanno parte rappresentanti dei Comitati di quartiere Paese Alto e Ponterotto, associazioni, cittadini

di Giovanni Desideri

Comitati di quartiere, associazioni e cittadini del Paese Alto e del Ponterotto non si rassegnano alla vendita delle rispettive scuole elementari ("Castello" e "Borgo Trevisani", che verranno accorpate dal prossimo anno scolastico in una sede di nuova costruzione), nonostante il "cambio di destinazione" già approvato in tal senso dal Consiglio comunale lo scorso 2 febbraio, primo passo verso l'annunciata vendita. In quella occasione centinaia di cittadini dei due quartieri hanno seguito in silenzio, in segno di protesa, lo svolgersi del Consiglio.

Così, nel corso di un'assemblea tenutasi lo scorso 12 febbraio, cui hanno preso parte cittadini e rappresentanti di molte delle associazioni operanti nei due quartieri, si è costituito il "Comitato Cittadino Q a difesa delle scuole Castello e Borgo Trevisani". Presidente Stefano Gaetani, vice presidenti Patrizia Logiacco e Sergio Pezzuoli (a loro volta presidenti dei Comitati di quartiere Paese Alto e Ponterotto).

L'associazione si pone un duplice scopo: evitare la vendita delle due scuole e "sensibilizzare l'opinione pubblica al prevalente interesse dei quartieri alla vita associativa, promuovendo il rispetto dei diritti, la partecipazione democratica ed il coinvolgimento della cittadinanza" (dallo statuto del Comitato).

Prima iniziativa la distribuzione di 840 bandiere da affiggere alle finestre, recanti lo slogan "Le squole ai quartieri", a partire da domenica 22 febbraio, all'uscita dalla messa nelle rispettive chiese ("Madonna del suffragio": messe alle 8 e alle 11; "Abbazia di San Benedetto Martire": messe alle 9 e alle 11). Contributo libero. Verranno inoltre distribuiti migliaia di adesivi con la scritta "Comitato Q. Noi abbiamo fatto una scelta: difendere le scuola… e tu?".

La presentazione del Comitato è avvenuta venerdì 20 febbraio presso il Comune di San Benedetto. Gaetani: "ormai non chiediamo più il rispetto delle promesse elettorali, ma che almeno non vengano a toglierci quel poco che abbiamo. Nei nostri quartieri non abbiamo alcuno spazio di aggregazione, per gli anziani, i bambini o le associazioni. Al Paese Alto, per esempio, è sempre chiuso al pubblico il Torrione nonostante i lavori di "messa a norma" completati nel 2002. Ora viene venduta la scuola "Castello", che fu la prima sede del Comune di San Benedetto dopo la guerra. A breve, per finire, ci verrà di fatto tolto lo spazio pubblico di casa "Bice Piacentini", che ospiterà una sede dell'Eurispes: ufficialmente solo al secondo piano, ma in un edificio che ha una conformazione tale da non consentire una divisione degli spazi così netta tra i vari piani".

Logiacco: "nel bilancio del Comune di San Benedetto la scuola "Castello" viene valutata 250 mila euro, la "Borgo Trevisani" circa un milione di euro. Il 14 aprile del 2003 abbiamo protocollato una lettera, firmata da don Romualdo Scarponi e da me, nella quale noi del Paese Alto chiedevamo di poter comprare la scuola. Ancora oggi non capiamo perché l'Amministrazione non abbia fornito alcuna risposta a quella lettera".

Pezzuoli: "abbiamo costituito il nostro Comitato dopo aver svolto assemblee ed aver raccolto l'adesione degli stessi Comitati di quartiere, di associazioni e cittadini. Per questo ci poniamo l'obiettivo di essere referente unico per l'Amministrazione per trattare dei problemi dei quartieri Paese Alto e Ponterotto. Ma oltre a questo vorremo coinvolgere l'intera cittadinanza sullo stesso tema della vendita dei beni pubblici: oggi tocca a noi, domani altri potrebbero trovarsi nella nostra stessa situazione".

20/02/2004





        
  



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