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Il Consiglio rinvia la decisione di dedicare una strada ai morti dell'attentato di Nassirya.

Porto San Giorgio | La proposta avanzata dall'opposizione non ha trovato uguale sostegno da parte del centrosinistra. Pur confermando la solidarietà nei confronti dei caduti di NAssirya, hanno pesato sulla decisione le morali politiche.

di Alessio Carassai

E' stata una discussione lunga e accalorata, dove tutti i consiglieri a loro modo hanno espresso concetti profondi su quella che è stata una tragedia nazionale, ovvero l'attentato di Nassirya. I consiglieri di opposizione avevavo avanzato la proposta di dedicare una via, una piazza o un edificio comunale alla memoria dei militari italiani caduti nell'attentato di Nassirya.

Proposta che i consiglieri Gianfranco Vastaroli e Giancarlo Fermani hanno avanzato con particolare fervore. L'idea ha trovato una certa consensualità anche fra alcuni componeti della Margherita, Renzo Pedrozzi e Maurizio Temperini avrebbero persino indicato nel futuro palazzo del turismo (ex caserma dei Carabinieri), il luogo più congeniale per questa dedica. La situazione invece ha trovato una forte risposta da altri parte della maggioranza, che hanno si confermato solidarietà verso questi giovani caduti in nome dell'Italia, ma precisando alcune altre ragioni.

"Non appoggiamo - ha spiegato Luigi Fioravanti di Rifondazione comunista - la proposta dell'opposizione, perchè rifiutiamo la strumentalizzazione di questi nostri cari morti per questioni politiche. Questo modo di fare certo non onora la memoria dei nostri caduti. La missione italiana in Iraq non è certo una missione di pace, è una missione avviata dal Governo su pressione di Stati Uniti e Inghilterra e privi di qualsiasi mandato internazionale creando una guerra di aggressione".

19/02/2004





        
  



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