Chiesa di San Serafino
Montegranaro | Rifondazione Comunista non ci sta.
di Stefania Ceteroni
"Non ci piace essere trattati da bugiardi!".
Esordiscono più o meno con questi toni i responsabili locali di Rifondazione Comunista nel ribattere all'assessore Graziano Di Battista che tentava di tranquillizzare in merito alla segnalazione effettuata da Giacomo Beverati, capogruppo del partito in consiglio comunale, circa la Chiesa di San Serafino.
"Gli aspetti problematici sono più d'uno - incalzano i vertici del partito - e non possono essere trascurati".
Innanzitutto si lamenta il fatto che all'interno della Chiesa ci siano affreschi ed elementi artistici di alto valore lasciati senza protezione alcuna. "Quelle opere dovrebbero essere protette già in condizioni di normalità - osservano - figuriamoci se nei pressi c'è un cantiere aperto che produce polvere".
E poi il discorso del cantiere così come quello dell'uso della chiesa come deposito da parte della ditta che sta eseguendo i lavori.
"Decine di persone possono testimoniare che in quella chiesa, da tre mesi a questa parte, si entra senza troppi problemi - aggiungono - e non è possibile minimizzare dicendo di essere entrati con l'uso delle chiavi. Non è così! Per quanto riguarda poi il fatto che all'interno vengano depositati materiali edili ,anche stamattina abbiamo visto con i nostri occhi che gli operai sono usciti con carriole ed altro. Non si può negare l'evidenza e riteniamo che sia ora che si presti attenzione a questi che non sono certo dei dettagli".
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16/02/2004
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