Il Grottammare frena la capolista.
| Finisce 0 a 0 la sfida in terra umbra fra la compagine di Severini ed il Foligno. Ottima prova dei biancocelesti nonostante le numerose assenze.
di Stefano Di Benedetto
FOLIGNO: Carletti, Silveri, Fornetti (Cernecchi), Pizzinetti, Toretti, Cherubini, Lavagna, Conti (Cardona), Zara, novello, Srbinoski. All.: Marini.
GROTTAMMARE: Visi, Carfagna, De Reggi, Pieroni, Ticchi, Giancaterino, Deogratias (Mozzorecchia), Marcucci, Bartolini, Traini, Montesi (Maffei). All.: Severini.
NOTE: espulsi al 20' s.t. Pizzinetti ed al 40' s.t. Cardona.
FOLIGNO - La squadra di Severini, nonostante le assenze pesanti dei vari Erbuto, Cocciardo, Parlato, Binari, Di Felice e con un Maffei a mezzo servizio, strappa con pieno merito un punto in terra umbra grazie ad una prestazione impeccabile dal punto di vista tattico ed agonistico.
Un punto che, addirittura, può stare stretto alla compagine del presidente Pignotti alla luce delle due colossali palle-gol avute nella ripresa, dopo che il Foligno era rimasto in dieci per l'espulsione al 20' di Pizzinetti (gomitata 'gratuita' ai danni di Bartolini): la prima è capitata sui piedi di Bartolini che, dopo essersi liberato di un paio di avversari, ha tirato in porta da ottima posizione chiamando il portiere ad una complicata deviazione. La più grossa occasione, però, ha Mozzorecchia come protagonista: il giovane attaccante, liberato in area da Maffei, non è riuscito a centrare lo specchio a tu per tu con Carletti.
Di contro, pochissimi i rischi corsi dalla difesa del Grottammare sorretta dall'inedita coppia Ticchi-Marcucci: il primo, all'esordio con la maglia del Grottammare, ha dato solidità ad un reparto orfano di quasi tutti i titolari ed il centrocampista si è calato ben presto e con grande diligenza tattica nelle vesti di difensore.
Insomma, chi voleva una risposta dal Grottammare dopo la deludente prova contro la Maceratese di domenica scorsa ce l'ha avuta. Un altro segnale importante è stato il fatto di aver chiuso la gara in undici: da quando è arrivato Severini sulla panchina biancoceleste non era mai successo.
Avanti così. In tutti i sensi.
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15/02/2004
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