Confronto sul Piano Regolatore tra San Benedetto e i Comuni limitrofi
San Benedetto del Tronto | L'assessore all'urbanistica Sestri risponde inoltre alle obiezioni mosse dal capogruppo DS Gaspari
di Giovanni Desideri
Si è svolto mercoledì 11 febbraio un confronto sul nuovo Piano Regolatore della città di San Benedetto (in fase di realizzazione da parte dell'ing. Bellagamba), tra i rappresentanti dei Comuni limitrofi e l'assessore all'urbanistica di San Benedetto Leo Sestri, la presidente della prima commissione consiliare (urbanistica) Eldea Angellotti e lo stesso ing. Bellagamba.
Erano presenti il sindaco di Martinsicuro Maloni, l'assessore all'urbanistica del Comune di Monteprandone Vagnarelli, del Comune di Acquaviva Tassotti, ai lavori pubblici Tedeschi di Grottammare e l'ing. Pignoloni, dirigente del settore assetto del territorio della Provincia di Ascoli Piceno.
Una bozza del Piano Regolatore dovrebbe essere già pronta per il mese di giugno. La commissione urbanistica verrà convocata due volte al mese, una delle quali alla presenza dell'ing. Bellagamba, per seguire l'iter della "costruzione" del progetto.
Le richieste. "Ho apprezzato il clima costruttivo di questo incontro, ha detto l'ing. Bellagamba, durante il quale i rappresentanti dei Comuni limitrofi hanno segnalato i rispettivi problemi al confine con San Benedetto e indicato possibili soluzioni. Il Comune di Acquaviva chiede particolare attenzione ai problemi di viabilità a proposito della propria zona produttiva e delle nuove zone residenziali lungo la Valle del Forno. Dopo aver riqualificato il proprio lungomare il Comune di Grottammare chiede continuità con San Benedetto, risolvendo la questione dell'ex stadio Ballarin. Il sindaco di Martinsicuro ha invece sollevato il problema della Sentina e della gestione della foce del Tronto e del parco archeologico Truentum. Questi ultimi due interventi potrebbero essere effettuati grazie ad un finanziamento della Comunità Europea, da ottenersi nell'ambito di un progetto "Interreg" che i Comuni di Martinsicuro e San Benedetto dovrebbero elaborare e presentare congiuntamente. Anche a Monteprandone sono interessati alla mobilità, alla prosecuzione dei percorsi ciclabili lungo il Tronto e, in più, alla riqualificazione dei corsi d'acqua".
I nuclei residenziali. "La legge stabilisce che 40% delle aree edificabili siano destinate ad edilizia residenziale pubblica, ha proseguito Bellagamba. Nel nuovo Piano Regolatore di San Benedetto saranno quindi previste aree di edilizia convenzionata e sovvenzionata, per rispondere alle esigenze ormai pressanti di anziani, giovani coppie, immigrati, ecc. Ma c'è anche bisogno di spazi di socializzazione in quartieri come l'Agraria. A tal proposito, per raggiungere l'obiettivo fissato dalla Regione Marche dei 27 metri quadrati di verde e servizi per abitante, utilizzeremo lo strumento della perequazione urbanistica, ovvero quegli accordi con i privati che rappresentano ormai una pratica diffusa in molte città e consente alla Pubblica Amministrazione di acquisire molte aree verdi in breve tempo: non meno del 50% di ogni area edificabile andrà destinata a verde e servizi".
Risposte a Gaspari. L'ultimo punto sollevato dall'ing. Bellagamba ha dato lo spunto all'assessore Sestri per rispondere anche alle altre quattro obiezioni che il capogruppo DS Gaspari gli aveva rivolto nei giorni scorsi. Sul fatto che gli indirizzi per il Piano Regolatore debba darli il Consiglio comunale e non l'ingegnere Sestri risponde che "il Consiglio ha già formulato i suoi indirizzi con la delibera del 28 ottobre 2002 e con l'approvazione del Piano Idea". Sestri accusa inoltre l'opposizione di non aver fatto alcuna proposta sul Piano Regolatore.
Sulla sovrapposizione tra i 12 project financing e il Piano Regolatore Sestri risponde semplicemente che i due strumenti verranno armonizzati. Quanto alla Sentina, per Sestri valgono le ultime delibere e non le prime: non l'ordine del giorno dell'assessore Lorenzetti che auspicava la creazione di un'area per l'addestramento dei cani da caccia alla Sentina, ma l'accordo di programma tra i Comuni di San Benedetto e Ascoli e la Provincia di Ascoli per la creazione di un'"oasi naturalistica" (per Bellagamba "il vero problema è ottenere i finanziamenti per fare ciò che si intende fare").
Infine la questione delle lottizzazioni riaperte per alcune zone artigianali. Sestri risponde a Gaspari che su richiesta dei lottizzanti sono state concesse proroghe quanto alla destinazione artigianale di quelle aree, per evitare contenziosi giudiziari. "Ma sono vent'anni che in alcune zone artigianali si costruiscono ville, ha concluso Sestri, per cui erano e sono necessari controlli. In passato non sempre sono stati effettuati".
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12/02/2004
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