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Gino Troli, presidente Amat fa il punto della situazione regionale.

| ANCONA - Appena insediato il presidente mette in evidenza che a parlare dell'Amat sono i fatti.

Tanti teatri aperti e funzionanti.

Un patrimonio diffuso su tutto il territorio regionale la cui attività è, in pratica, senza sosta. Prosa, danza, teatro di ricerca e musica d'autore.

E poi il teatro per i ragazzi e le rassegne, invernali ed estive, tematiche e territoriali.

Con l'attenzione verso le forme di spettacolo meno usuali e per ciò che si muove nel mondo grande e sfaccettato del teatro, le contaminazioni e i progetti particolari che, questo patrimonio, lo valorizzano.

E a cui il pubblico risponde senza turbamenti, nemmeno di fronte alle proposte più audaci.

Questo, in sintesi, il quadro generale delle attività dell'Amat.

A fare il punto è il nuovo presidente, affiancato nella conferenza stampa di oggi dai vice presidenti Adriana Biagiarelli Stecconi e Maria Rosa Petrini.

Gino Troli, fresco di nomina, si è insediato ufficialmente alla guida dell'Associazione che, con 84 Comuni aderenti, le 4 amministrazioni provinciali, 2 Comunità Montane e la Regione Marche, è uno degli enti più importanti e più rappresentativi della regione.

E che, nel panorama delle istituzioni teatrali nazionali, gode di un ottimo prestigio.

A parlare dell'Amat sono, alla fine, i fatti: il cartellone di prosa della stagione in corso ha proposto 295 spettacoli in 39 rassegne distribuite in 41 teatri di cui 31 storici.

A questi vanno aggiunti gli oltre 60 titoli di teatro ragazzi, i 40 spettacoli dell'estiva in 7 rassegne (TAU, Feste Montefeltrane, CivitanovaDanza, Frequenze Disturbate, Musical all'Arena Gigli, Macerata Estate, Scena Picena) in 44 spazi di cui 7 teatrali (Arena Barcaccia, Sferisterio, Arena Gigli, Teatro Sociale Novafeltria, teatro Romano di Falerone, anfiteatro Romano di Urbisaglia, Serpente Aureo Offida).

Ma a metà stagione, restano ancora alcuni appuntamenti imperdibili: la danza di David Parsons a Civitanova il 19 febbraio, l'Amleto di Nekrosius a Fano (2, 3 e 4 aprile) in conclusione del progetto che ha portato il grande regista lituano nelle Marche con la sua trilogia shakespeariana, e poi le 10 date (24 e 25 febbraio a Urbino, 2 e 3 marzo a Macerata, dal 4 al 7 marzo ad Ascoli Piceno e 2 e 3 aprile a Jesi) della Medea che Emma Dante ha elaborato dal testo di Euripide, nata dalla collaborazione fra Amat e il Teatro Mercadante di Napoli di Mario Martone. E già si sta lavorando ai contenitori della prossima estate e alle proposte che da ottobre comporranno i cartelloni dell'inverno.

A supportare l'attività è una struttura di uffici agile e dinamica, e un uso esteso di tecnologia. Non solo per la comunicazione e l'amministrazione, che tradizionalmente ne fanno uso, ma anche per i servizi di biglietteria, che con l'informatizzazione hanno messo in rete quest'anno la quasi totalità dei teatri.

Facilitando non solo la possibilità di acquisto dei biglietti, ma anche la mobilità del pubblico all'interno del sistema teatrale regionale.

Un panorama vario quanto vasto, quello in cui si muove Amat, che per continuare a crescere necessita oggi più che mai di attenzione e di adattabilità a modalità e supporti nuovi.

Ma che non può più prescindere anche di un debito sostegno istituzionale che, ha auspicato il presidente Troli, permetta l'adozione del 'modello Amat' anche in altri settori dello spettacolo dal vivo.

Il presidente ha concluso sostenendo anche la necessità di aprire un tavolo di trattativa anche con il Ministero dei Beni e Attività Culturali per porre in modo adeguato la 'questione Marche' nel campo della cultura.

11/02/2004





        
  



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