Malavolta e le amministrative..:"No, ad una comunità di interessi tra potere, politico e economico"
| TERAMO - Minaccia di trasferire le sedi delle sue aziende nelle Marche e accusa le istituzioni cittadine di indifferenza nei confronti della squadra di calcio, ancora senza stadio.
Aristide Romano Malavolta, patron della Malavolta Corporate Spa, azienda leader del settore agroalimentare che occupa 900 addetti e nel 2003 ha registrato un fatturato di 200 milioni di euro, si pronuncia sulle candidature alle prossime elezioni amministrative a Teramo.
L'industriale, nel corso di una conferenza stampa questo pomeriggio, ha accusato il potere economico cittadino di voler decidere il candidato a sindaco del centrosinistra, che già individuato nell'avvocato Carlo Antonetti, presidente del Teramo Basket (serie A/1).
«Non posso accettare la candidatura di Antonetti - ha detto Malavolta - perchè è espressione del presidente della Cassa di Risparmio di Teramo, Lino Nisii: qualora vincesse, si realizzerebbe una comunità di interessi tra potere politico e potere economico.
In quel caso, saremmo costretti a trasferirci altrove, molto probabilmente a San Benedetto del Tronto, dove sono pronti a farci ponti d'oro».
Malavolta è polemico soprattutto nei confronti dell'amministrazione comunale, colpevole, a suo dire, di non aver completato la realizzazione del nuovo stadio e di avere invece favorito la sistemazione e l'ampliamento del palasport, diventato sede esclusiva di gioco della squadra di basket, presieduta appunto da Antonetti.
"Siamo proprietari della squadra di calcio, abbiamo una televisione cittadina - ha concluso Malavolta - e diamo lavoro a centinaia di persone: avremo il diritto di parlare ed esprimere
il nostro parere?".
L'industriale, nel corso di una conferenza stampa questo pomeriggio, ha accusato il potere economico cittadino di voler decidere il candidato a sindaco del centrosinistra, che già individuato nell'avvocato Carlo Antonetti, presidente del Teramo Basket (serie A/1).
«Non posso accettare la candidatura di Antonetti - ha detto Malavolta - perchè è espressione del presidente della Cassa di Risparmio di Teramo, Lino Nisii: qualora vincesse, si realizzerebbe una comunità di interessi tra potere politico e potere economico.
In quel caso, saremmo costretti a trasferirci altrove, molto probabilmente a San Benedetto del Tronto, dove sono pronti a farci ponti d'oro».
Malavolta è polemico soprattutto nei confronti dell'amministrazione comunale, colpevole, a suo dire, di non aver completato la realizzazione del nuovo stadio e di avere invece favorito la sistemazione e l'ampliamento del palasport, diventato sede esclusiva di gioco della squadra di basket, presieduta appunto da Antonetti.
"Siamo proprietari della squadra di calcio, abbiamo una televisione cittadina - ha concluso Malavolta - e diamo lavoro a centinaia di persone: avremo il diritto di parlare ed esprimere
il nostro parere?".
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11/02/2004
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