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“Dai un calcio all'ingiustizia”

| Il progetto consiste nella promozione dell'utilizzo di palloni “equi”, costruiti nella Regione del Sialkot, in Pakistan, senza il lavoro minorile.

Sta proseguendo, nella Regione Marche, il progetto "Dai un calcio all'ingiustizia" avviato nel 2001 dal comitato regionale Marche dell'Unione Sportiva Acli. Il progetto consiste nella promozione dell'utilizzo di palloni "equi", costruiti nella Regione del Sialkot, in Pakistan, senza il lavoro minorile.

"Lavoro minorile – dice il presidente regionale dell'Unione Sportiva Acli Giulio Lucidi – che crediamo non ci riguardi ma che una recente indagine Istat ha testimoniato sia presente anche in Italia con oltre 150.000 bambini coinvolti in attività lavorative anche se un'altra indagine della Cgil ne ha quantificati invece circa 300.000".

Grazie a tale progetto gli importatori europei dei palloni solidali si impegnano a pagare un prezzo "più giusto", in un modo simile a quanto avviene nel commercio equo.
Attraverso controlli indipendenti esterni, si è in grado di monitorare e controllare tutte le fasi di produzione dei palloni.
Insomma, i palloni vengono pagati ai cucitori in modo tale da riconoscere a chi li produce uno stipendio sufficiente a mantenere una famiglia.

In questo modo nessuno è più costretto a mandare i figli a lavorare invece che a scuola.
I primi risultati di questa campagna, a livello nazionale, sono stati incoraggianti con 150.000 palloni acquistati in poco più di 6 mesi e almeno mille cucitori adulti coinvolti, con un miglioramento delle condizioni di lavoro, con uno stipendio superiore del 60% alla media e con la salvaguardia degli usi e delle tradizioni locali.

"Nei giorni scorsi – continua il presidente regionale dell'Unioine Sportiva Acli Giulio Lucidi – abbiamo anche avviato una raccolta di fondi a favore del nostro progetto e chiesto il coinvolgimento dei parlamentari eletti nelle Marche affinché la nostra iniziativa non rimanga isolata ma veda la partecipazione di enti, istituzioni, associazioni e politici visto che solo lavorando insieme una iniziativa può avere successo".

Per meglio far conoscere l'iniziativa una delegazione dell'U.S. Acli delle Marche ha incontrato nei mesi scorsi i senatori Bastianoni (nella foto a Roma davanti al Senato della Repubblica), Ciccanti e Magnalbò, l'assessore regionale allo sport Rocchi, il vescovo di San Benedetto del Tronto Mons. Gestori, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno Vincenzo Marini Marini e molte altre autorità.

Chi volesse aderire all'iniziativa può telefonare al numero 0736344166 o inviare una email a: marche@usacli.org, chi vuole sostenerla può effettuare un versamento sul conto corrente postale n. 31632607 intestato a Marche Gest Onlus Via 3 Ottobre n. 9 63100 Ascolì Piceno.

06/01/2004





        
  



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