Pericolosità del tratto di Salaria che va da Ascoli a Rieti
Acquasanta Terme | Aperta polemica del Coordinatore Comunale e responsabile dello Sportello del Cittadino Giuseppe Orsini.
di Giuseppe Orsini
Acquasanta tutta è ancora scossa per l'incidente stradale che ha reciso la vita di Ennio Capriotti: è stato, anzi è tuttora, per tutti noi, un fiore di lieta giovinezza. E' superfluo chiedersi se l'incidente si poteva evitare: Ennio ormai c'è solo in spirito.
Ma c'è da chiedersi per l'ennesima volta perché chi di dovere non si decide a mettere in sicurezza il tratto di Salaria che va da Ascoli al confine con la Provincia di Rieti. Personalmente da ottobre 2001 scrivo a nome dello Sportello del Cittadino e del Club FI "Alta Val Tronto" di Quintodecimo - ad ANAS (AN), Prefetto (AP) e Sindaco di Acquasanta Terme sia con lettere raccomandate che con articoli sulla stampa locale.
Ancora una volta chiedo a chi di dovere (ed al Ministro Pietro Lunardi ed al Presidente dell'ANAS Vincenzo Pozzi) di voler finalmente dedicare un po' di attenzione (e qualche Euro) a questi pochi chilometri di Salaria. Nelle due gallerie di Rieti aperte nell'estate scorsa si è visto cosa si può fare per la sicurezza stradale e dobbiamo: Ministero ed ANAS hanno fatto bene il loro dovere.
Ed ora, oltre a realizzare in tempi ragionevoli la variante Acquasanta - Trisungo, si faccia tutto il possibile per la messa in sicurezza della strada. Una cosa veramente efficace è stata fatta nel tratto Quintodecimo Favalanciata, specialmente nella curva del Cimitero di Quintodecimo: è la dimostrazione insieme alle galleria di Rieti che le soluzione tecniche esistono.
Ma quando manca la segnaletica orizzontale e verticale (il colmo: tutto il Comune di Acquasanta manca delle strisce pedonali), non si sparge il sale al mattino presto quando le condizioni meteo lo richiedono, non si fanno rispettare i limiti di velocità con bande rumorose e con la presenza sulla strada di Vigili Urbani e Polizia Stradale, è inutile piangere ad ogni disgrazia.
Quanti sono stati i morti tra Ascoli ed Arquata negli ultimi due anni? Certamente almeno dieci (almeno altrettanti i feriti gravi). Ora basta: ANAS, Prefettura e Politici (Parlamentari e Locali) intervengano una volta per tutte: la sicurezza dei Cittadini non è una opzione, ma un sacrosanto diritto.
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31/01/2004
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