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No, a strumentalizzazioni elettorali.

| ROMA - Otto associazioni di consumatori scrivono a Tremonti

"Dissenso per la caduta di stile e di totale disattenzione rispetto al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti". 

All'indomani dell'annunciato aumento, dalla seconda metà dell'anno, dei pedaggi autostradali, otto associazioni dei consumatori scrivo al Ministro Tremonti palesando sconcerto per come il Ministro dell'Economia e del Tesoro abbia trattato la delicata questione "privilegiando senza alcun plausibile motivo il rapporto con le quattro Associazioni dei consumatori dell'Intesa dei consumatori e ignorando completamente le altre nove Associazioni dei consumatori ed utenti riconosciute ai sensi della Legge n.281/98 e l'organismo istituzionale del Consiglio nazionale consumatori ed utenti operante presso il Ministero delle Attività produttive".

La lettera è firmata dai responsabili di Adiconsum, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori.

"Lo sconcerto e la condanna", si legge nella lettera, è giustificato da tre "buone ragioni".

1.      Per il contenuto dell'accordo-beffa che il Ministro ha siglato con le quattro associazioni dell'Intesa dei consumatori, le quali si sono completamente rimangiate le "feroci" posizioni contro l'aumento delle tariffe autostradali del dicembre 2003, in cambio del piatto di minestra costituito dal rinvio degli aumenti al luglio 2004 e della maggiore visibilità sugli organi d'informazione. Ricordiamo che dal 2002 al 2003 queste tariffe sono aumentate (dati Istat) di ben il 6,7%, ovvero due volte e mezzo più dell'inflazione reale e con il più alto aumento degli ultimi 8 anni.

2.      Per l'evidente contraddizione tra quanto il Governo annuncia di fare da tempo sul piano del blocco delle tariffe e misure di questo genere che vengono assunte in presenza di una grave crisi economica del Paese e della grave perdita del potere di acquisto registrata da moltissimi salari e stipendi anche in virtù dell'assenza di un'adeguata politica di controllo e di intervento delle Autorità pubbliche a livello nazionale, regionale e locale.

3.      Per l'evidente duplice strumentalizzazione in chiave elettorale a cui l'intera operazione si presta, facendo passare per difesa dei consumatori questo tipo di manovre e, in più, dando il massimo rilievo alla presenza nella conferenza stampa di presentazione dell'accordo a Palazzo Chigi del Presidente del Codacons (intervenuto a nome dell'Intesa dei consumatori), il quale da tempo ha preannunciato la chiara intenzione di presentarsi alle prossime elezioni europee con una lista dei consumatori.

30/01/2004





        
  



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