Da Castignano segnali di fumo: Ligmar come Parmalat.
| Sono segnali di una crisi non tanto economica quanto manageriale che si gestisce in modo spegiudicato le risorse finanziarie.
di Veleno
Andando verso Castignano, da lontano, si scorge un fumo che sale lento verso il cielo. Anche qui è il segnale di una tragedia, non drammatica come quella dei campi di sterminio, ma è pur sempre il segnale di una tragedia anche se solamente economica. Alcuni operai picchettano l'ingresso alla Ligmar Gomma, sbandierando un telo bianco su cui si fa riferimento a Tanzi, nel mentre bruciano rami di abete. Probabilmente più per lanciare un messaggio di fumo che per scaldarsi.
Cirio e Parmalat , colossi dai piedi d'argilla che crollano, seppellendo il parco buoi (piccoli risparmiatori), sono il simbolo di un management che sfrutta con brutale egoismo le risorse del mercato finanziario.
Nel nostro mondo economico piceno fatto di PMI, vanno in crisi piccole aziende come la Sacomar, a Fermo, e la Ligamar a Castignano, l'Amcor, la Safas, la Jet Sistem e via decendo. Il dramma però e sempre lo stesso: dipendenti che perdono il lavoro, risparmiatori che vedono incenerire il loro gruzzolo, banche all'affannosa ricerca di strategie per smaltire i conti di contenzioso.
Cosa accade in queste aziende, piccole e grandi, che d'improvviso crollano. Accade forse qualcosa di imponderabile? Si tratta forse di un infarto...economico? Niente di tutto questo, perché anche gli infarti sono prevedibili. Spesso alla base ci sono macroscopici errori di valutazione del mercato o il tentativo di sfruttamento distorto delle risorse derivanti da finanziamenti a fondo perduto: Europei, Regionali e locali per area o di tipo fiscali, come le varie Tremonti.
Queste risorse di solito, non disponibili in tutto il territorio nazionale, sono successivamente traslate ad altre aziende collegate, più competitive. Nell'uno o nell'altro caso, dell'errore o del travaso, si ha notizia sempre quando è troppo tardi. Questo è possibile per una superficialità nei controlli. Superficialità anche figlia di una legislazione ipocrita, conscia del fatto che seri controlli non potranno mai essere fatti. Pensate, un organo di controllo è nominato e pagato dalla stessa società che deve subire il controllo. E per aziende quotate in borsa, le azioni e le obbligazioni sono piazzate sul mercato dalle stesse banche che hanno concesso loro i finanziamenti. Come dire "Cari risparmiatori venite con noi a provare il brivido del rischio economico".
Comunque alla fine è sempre Pantalone a pagare. Almeno un grazie.
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06/01/2004
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