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Vicenda Parmalat

| PARMA - Maurizio Sella: “I consumatori sono stati informati dei rischi connessi all'acquisto delle obbligazioni”. La replica di un cittadino.

di Biz Alberto

Vorrei dire che e' interessante l'intervista a Maurizio Sella, presidente dell'associazione banche italiane, la cosiddetta ABI. "I consumatori sono stati informati dei rischi connessi all'acquisto delle obbligazioni". E l'altro giorno vedo in un intervista in tv Fassino che, ad ogni parola di Maurizio Sella, fa sempre cenno di si con la testa. Come dire, approvo quello che dici! Ora chiediamo ai risparmiatori di obbligazioni se qualcuno in banca vi ha mai affermato, quando le avete stipulate,  che le obbligazioni erano rischiose. Ma se era uno degli investimenti più sicuri! Anzi nella maggior parte e' stata la banca a proporre l'investimento! Pensate che i manager ai piani alti delle vostra banca non ne sapevano niente dei rischi connessi? Fatevi spiegare tutto l'organigramma della vostra banca. Dall'inverso partirete dallo sportellista bancario per finire ai piani più alti, la cosiddetta alta finanza, e capirete che nel crac Parmalat, Cirio, argentina e tutto il resto le banche non potevano non sapere.

Sono stato alla riunione del 17 gennaio a Parma del comitato Parmalat e ne e' scaturito un quadro allarmante, peggio di quello che la gente comune pensa e con una responsabilità del 50% delle banche, del 25% dei manager Parmalat e un'altro 25% revisori, Consob, banca d'Italia e altri. Tutti comunque conniventi. Ebbene ne e' risultato che le banche hanno gonfiato Tanzi e soci fino a farli esplodere tanto loro hanno già le proprie garanzie. E i risparmiatori comprando i bond della Parmalat (che non sarebbero proprio obbligazioni) e' come se avessero comperato una scatola di tonno al supermercato che alla fine, quando l'hanno aperta, risultava vuota. Se fosse una cosa normale che fate?

La riportate al supermercato e vi fate rimborsare la cifra spesa. Sarà poi il supermercato che si fa' rimborsare dal produttore. Allo stesso modo le banche devono quindi rimborsare i soldi dei risparmiatori che poi gireranno alle varie aziende emittenti l'obbligazione o l'azione...Anzi, sarebbe anche peggio perché le banche sapevano.... Addirittura e' scaturito che, nei bond Argentina, il soggetto meno responsabile e' proprio questo paese. Pero' siamo in Italia e sapete come vanno a finire queste cose. Ci sarà il solito scaricabarile e alla fine l'unico che ci rimette sarà, come al solito, il risparmiatore. Dispiace molto che anche nella politica nessuno, dico nessuno, non abbia mai parlato di rimborso dei soldi investiti dei risparmiatori. Che dovremo fare per recuperare il nostro risparmio? Ammazzare qualcuno? Invece rendiamoci conto che le banche senza di noi non vivono. E quindi? Iniziate con il non sottoscrivete più obbligazioni. Togliete azioni e i fondi comuni di investimento. Togliete tutti i conti correnti bancari e trasferiteli alle poste!

E vedrete se noi, comuni cittadini, non saremo rispettati e i soldi non verranno rimborsati. Era meglio investire su un pezzo di casa o di terra come facevano i nostri vecchi. Loro si che erano saggi! A tutti i cittadini, anche quelli non coinvolti, vorrei segnalare un sito www.comitatoparmalat.com che svela molti retroscena in questa vicenda ma anche a riguardo del caso cirio e argentina e in particolare la sezione prima pagina.

26/01/2004





        
  



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